Made in: Reguzzoni, “Europa basta chiacchiere. La Lega difende i lavoratori”
E' il commento del capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni in merito all'approvazione da parte dell'Europarlamento del testo di revisione dell'etichettatura tessile
"Se un prodotto e’ fatto in Cina l’etichetta deve chiaramente riportare made in Cina. Ogni altra etichetta e’ una truffa ai danni dei nostri lavoratori, dei nostri produttori e dei nostri consumatori. Su questo argomento il governo sosterra’ la nostra posizione, come mi ha confermato anche oggi il ministro Romani".
E’ il commento del capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni in merito all’approvazione da parte dell’Europarlamento del testo di revisione dell’etichettatura tessile.
"Il tempo delle chiacchiere e’ finito e non tollereremo più dall’Europa risposte diverse da quanto previsto dalle leggi approvate all’unanimita’ dal nostro Parlamento sull’etichettatura tessile e alimentare".
"La posizione della Lega e’ stata sempre chiara e decisa: difendere i nostri produttori e il loro lavoro. Ne va dell’interesse di milioni di persone. Come ha detto giustamente l’europarlamentare Matteo Salvini, queste norme avrebbero potuto benissimo essere contenute nel regolamento approvato ieri, ma purtroppo la decisione e’ andata in un’altra direzione. Ma la battaglia non e’ ancora finita".
"Ed e’ per questo – sottolinea Reguzzoni – che e’ nostro preciso intento che venga approvato il regolamento Muscardini con gli emendamenti presentati dalla Lega Nord a prima firma Francesco Speroni".
"Questi emendamenti – spiega il presidente dei deputati del Carroccio – che impongono l’etichettatura per tutte le merci importate dalla Cina, dall’India e dagli altri Paesi extra Ue, rendono compatibile la legge 55 Reguzzoni-Versace con le normative europee nel settore tessile e aprono la strada alla legge Zaia sull’etichettatura alimentare"
"A tal rigurado – precisa il capogruppo leghista – ho avuto rassicurazioni dal ministro Romani. La posizione del governo su questo tema sara’ rigida. Non permetteremo che una ricchezza come il ‘made in’, che tutti ci invidiamo, sia messa a rischio perche’ l’Europa continua a essere solo l’Europa dei burocrati".
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