“Vogliono il cambiamento, ma la città è già cambiata in 10 anni”
Il candidato sindaco Massimo Bossi e Nino Caianiello rivendicano l'operato dell'amministrazione e attaccano la sinistra. Marco Airaghi contro chi nel centrodestra si schiera per Guenzani
Massimo Bossi chiude la sua campagna elettorale, in piazza Italia: davanti a un centinaio di sostenitori, mette tutto il suo entusiasmo per contestare il centrosinistra e rivendicare l’azione svolta. Attacca anche citando un soldato morto in Libano: piccolo scivolone, visto che contrariamente alle prime informazioni, i militari sono feriti gravemente. La strana commemorazione consente al candidato del centrodestra di attaccare l’ala sinistra della coalizione avversa, «la gente che fino a poco tempo fa – dice – andava in giro a dire 10, 100, 1000 Nassirya». Bossi rivendica l’operato, conferma di aver voluto approvare il Pgt nonostante le opinioni contrarie («il mio partito voleva metterlo in un cassetto, avremmo fatto l’accordo con la Lega. Ma la città ne aveva bisogno»), dice che Amsc ha consentito di garantire tutti i servizi: «l’azienda deve andare ancora in perdita, perché solo così può crescere, può fare investimenti». E se il centrosinistra insiste sulla voglia di cambiamento, ricorda che «la città in questi 10 anni è cambiata tanto», attraverso «strade, piazze, ponti, giardini, parchi, case» e che se vincesse Guenzani tutto sarebbe distrutto e si tornerebbe al passato.
A sostegno di Massimo Bossi ci sono anche Nino Caianiello, Rienzo Azzi e Marco Airaghi. Caianiello condanna gli eccessi a cui si sarebbero abbandonati gli avversari e rivendica una campagna elettorale «molto inglese»: «non abbiamo mai offeso nessuno». Il leader del PdL si appella ancora alla Lega e ai suoi elettori, ricorda di aver stretto la mano ad Umberto Bossi durante le sue visite a Gallarate. Poi attacca Guenzani «che nel 1999, quando la Lega agitava i cappi, si è nascosto nel suo ufficio e a giocare a golf». Marco Airaghi attacca violentemente anche la parte di centrodestra che si è schierata per Guenzani: si scaglia senza nominarlo direttamente contro il finiano Luca Ferrazzi, «personaggio squallido che fa l’alleanza con la sinistra», che ricorda il celebre tizio «che per far dispetto alla moglie si taglia le palle». Le posizioni delle liste di centrodestra che si sono spese per Guenzani (Libertà per Gallarate, la "civica" filoleghista Gallarate Onesta, il gruppo di Andrea Buffoni) sono «cazzate». Quanto alla Lega, consiglia ai leghisti di diffidare dalle «menzogne dei giornali di sinistra che cercano di dividerci».
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