Il novarese affronta il futuro di Malpensa
Mercoledì sera in aula consigliare nel paesino si affrontano le Osservazioni al Master Plan di Sea, il documento che disegna l'espansione dello scalo nei prossimi anni
Mercoledì 20 luglio alle 21 nell’aula consigliare del Comune di Pombia (NO) si terrà la prima presentazione al pubblico, alla stampa e alle associazioni delle Osservazioni al Master Plan di SEA per Malpensa elaborate dalle associazioni locali delle province di Varese, Milano e Novara, che hanno preso parte al TPR – Tavolo Permanente Malpensa. E’ la prima volta che tanti soggetti pubblici e privati forniscono valutazioni sulle problematiche di sostenibilità ambientale dell’aeroporto.
Dodici associazioni hanno contribuito a fornire osservazioni, dati, analisi utili anche alle tante Amministrazioni comunali che hanno espresso il loro parere. Dai primi risultati emerge un verdetto chiaro: “no” all’espansione e alla terza pista.
Da una prima analisi dei contributi pervenuti, di cui alleghiamo una sintesi, si può affermare che i problemi principali analizzati riguardano il rumore dei decolli da Malpensa, in particolare per i voli notturni in orari non autorizzati, e l’inquinamento tipico del sorvolo di aerei a basse quote.
Si conferma dunque il grave inquinamento causato dall’aeroporto nei 14 comuni lombardi e piemontesi situati entro 5 km dalle piste, ma non solo. Si deve, infatti, prendere atto che l’estensione dell’area colpita dagli effetti dannosi di Malpensa si estende per oltre 25 km dalle piste sino alla fascia dei comuni dalla riva sud del Lago di Varese, al Lago Maggiore, lungo le due sponde della Valle del Ticino, dalle colline moreniche del novarese alle pianure del castanese e del magentino.
Solo per avere un’idea della vastità dell’area d’influenza di Malpensa, si provi a immaginare un’area che copre il territorio tra Morazzone (Varese) e Agrate Conturbia (Novara) oppure da Arona (Novara) a Castano Primo (Milano): in questi estremi che distano oltre 40 km fra loro, i problemi d’impatto di Malpensa sono esattamente gli stessi.
Si è allora potuto calcolare che circa 1.000 kmq (100.000 ettari), con una popolazione che supera 600.000 abitanti, delle province di Milano, Varese e Novara, sono colpiti dagli effetti delle attività di Malpensa e subiscono inquinamento acustico e da scarichi di combustione di kerosene aereo.
Nella serata di mercoledì 20 luglio a Pombia in Aula Consigliare associazioni e amministrazioni comunali consegneranno al Tavolo Permanente Malpensa le loro osservazioni allo Studio d’Impatto Ambientale della SEA e al Master Plan destinate al Ministero dell’Ambiente, che un nostro delegato porterà al protocollo della Direzione VIA/VAS del Ministero dell’Ambiente il giorno 22 luglio, ultimo termine per la presentazione di pareri e osservazioni.
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