Il Tour si infiamma: vince Sanchez ma Basso va di lusso
La salita di Luz-Ardiden premia lo spagnolo e Frank Schleck che guadagna una manciata di secondi. Ivan in gran forma: chiude quarto e stacca Contador
Il Tour de France sale sui Pirenei e rompe subito la monotonia: dopo undici tappe mediocri tocca alle montagne dai nomi mitici regalare le prime emozioni dipinte di giallo. A Luz-Ardiden (e dopo il Tourmalet) vince il basco Samuel Sanchez (Euskaltel) sul bravo belga Vanendert (Omega-Lotto) ma alle loro spalle si scatena una battaglia tra tutti i grossi calibri. Lo scontro è vinto da Frank Schleck che scappa ai -3 dall’arrivo e chiude terzo guadagnando 20" sui diretti rivali, ma il gruppetto di questi ultimi è trascinato da un Ivan Basso splendente. Il varesino chiude quarto insieme a Evans, Andy Schleck e Cunego (altra giornata ottima per il veneto); non c’è Contador, stavolta incapace di scattare e costretto a cedere qualche decina di metri nelle ultime rampe dove il forcing di Cadel e Ivan dà i suoi frutti.
Ora Basso è quinto in classifica con 3’16" di ritardo da uno splendido Voeckler, francese che tiene la maglia gialla nel giorno della festa nazionale grazie a una prova tutto cuore (sua e del gregario Rolland, oltre ogni pronostico). Davanti a lui ci sono i fratelli lussemburghesi (Frank a 1’47", Andy a 2’17") inframezzati dall’osso duro Evans che ha 2’17" da recuperare. Ma quel che più conta, per adesso, è che il campione di Cassano Magnago mostra una forma davvero interessante: Ivan ha messo davanti a tutti il fidato Szmydt quando al traguardo mancavano 9 chilometri e nel finale ha sempre controllato la corsa cercando anche di scattare in un paio di occasioni. La tappa ha visto anzitutto un Tourmalet interlocutorio: battaglia davanti tra i fuggitivi di giornata e big in gruppo a tenersi d’occhio. Le notizie, come spesso accade in questi casi, hanno riguardato i corridori non in giornata: Gesink, Velits, Martin e Kloeden, caduto in un capitombolo che ha ingannato anche Voeckler e infortunato alla spalla prolungando la maledizione della Radioshack.
La guerra però è stata combattuta sulla salita per Luz-Ardiden: dopo l’allungo (poi determinante) di Samuel Sanchz ai -11, Basso ha scelto di mettere Szmydt davanti a tutti a far l’andatura, mossa che ha tolto di mezzo i gregari di Contador (Soerensen e Porte) e il trio della Ag2R. Per 5 chilometri è stata poi una processione per diciotto, con il polacco a portare la croce fino ai 4 dalla conclusione. Qui il chilometro torrido con i tentativi in serie di Andy, Frank, Contador, Basso e ancora Frank; il più anziano degli Schleck ci ha provato una seconda volta e poi una terza, quella buona per lasciare la compagnia e inseguire Sanchez e Vanendert.
Gli ultimi due chilometri hanno visto soprattutto Evans e Basso in testa al gruppo dei migliori, con Andy a coprire il fratellone, Cunego bravo a non perdere terreno e Contador un po’ al gancio mentre Voeckler e Rolland hanno limitato i danni con grande onore. Lo spagnolo però non è al meglio e i rivali se ne sono accorti: testa bassa e "buco" di 13" sul traguardo mentre là davanti Sanchez staccava il belga nei 300 metri finali.
Domani ancora Pirenei, con una tappa che parte da Pau, meno difficile ma breve (152 chilometri) e, forse, molto veloce: c’è l’Aubisque di mezzo ma la vetta hors categorie è a oltre quaranta dall’arrivo di Lourdes.
12a tappa – Ordine d’arrivo
1) Samuel SANCHEZ (Spa-Euskaltel); 2) Jelle Vanendert (Bel-Omega-Lotto) a 7"; 3) Frank Schleck (Lux-Leopard) a 10"; 4) Ivan BASSO (Ita-Liquigas) a 30"; 5) Cadel Evans (Aus-Bmc) st; 6) Andy Schleck (Lux-Leopard) st; 7) Damiano CUNEGO (Ita-Lampre) a 35"; 8) Alberto Contador (Spa-Saxo) a 43"; 9) Thomas Voeckler (Fra-Europcar) a 50"; 10) Pierre Rolland (Fra-Europcar) st; 72) Ivan SANTAROMITA (Ita-Bmc) a 17’28".
Classifica generale
1) VOECKLER; 2) F. Schleck a 1’49"; 3) Evans a 2’06"; 4) A. Schleck a 2’17"; 5) BASSO a 3’16", 6) Cunego a 3’22", 7) Contador a 4’00"; 8) S. Sanchez a 4’11"; 9) Danielson a 4’35"; 10) Roche a 4’57"; 87) Santaromita a 55’18".
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