Violentata una disabile di 12 anni, due minorenni agli arresti
I due, residenti nel bollatese, sono stati infatti arrestati, con l’accusa di violenza sessuale, su misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni di Milano
Se confermata in tutti i suoi punti la violenza sessuale, ricostruita dagli uomini
della Compagnia dei carabinieri di Rho e della Tenenza di Bollate, avrebbe dei contorni drammatici.
A macchiarsi dell’odioso reato, perpetrato per di più nei confronti di una ragazzina disabile di 12 anni, potrebbero essere stati due ragazzi giovanissimi, un 14enne e un 15enne.
I due, residenti nel bollatese, sono stati infatti arrestati, con l’accusa di violenza sessuale, su misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni di Milano.
Il fatto risale allo scorso mese di marzo e si è consumato nei garage di un condominio al confine tra il rhodense ed il bollatese.
I minori – ragazzi “difficili”, figli di un contesto sociale problematico, studenti, incensurati – dopo aver attirato con una scusa nel seminterrato una 12enne la avrebbero costretta, in almeno due occasioni, a subire atti sessuali consistenti in rapporti orali.
La vicenda non è emersa subito: per settimane la ragazzina – disabile con deficit psicologico – ed i famigliari hanno evitato di denunciare il fatto.
Nemmeno gli altri condomini avrebbero fornito alcun contributo, dando anzi l’impressione ai carabinieri di voler “coprire” gli autori della violenza.
Un contesto “omertoso” che inizialmente ha rallentato ogni indagine. Ma l’attività informativa dei militari, unita al fondamentale contributo dei servizi sociali del Comune, hanno consentito a poco a poco di fare luce sui fatti.
Le indicazioni fornite dalla 12enne, finalmente convinta a parlare dagli stessi investigatori, hanno permesso di delineare un primo identikit e quindi di identificare gli autori del reato. L’individuazione fotografica avrebbe fornito la prova decisiva.
Le risultanze investigative hanno indotto la Procura dei Minori a richiedere delle misure cautelari, soprattutto alla luce del pericolo che i due ragazzi potessero reiterare il reato. Entrambi sono stati fermati e portati in Comunità di recupero.
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