«Non guadagni abbastanza? Evadi o cerca un lavoro in nero»
La lettera di Sara sul fatto che è arrivata a fine mese senza i soldi per fare la spesa ha raccolto molti commenti. Uno spaccato della nostra provincia davvero un po' triste e grigio
Una vera guerra tra poveri. La lettera di Sara ha scatenato “gli indignati” che però niente (o poco) hanno a che fare con “Los Indignados” di Madrid. Là, a Puerta del Sol, sono contro l’ologarchia dei partiti e per una democrazia partecipata. Proteste ben organizzate, “di testa” diciamo così. I nostri lettori invece sono indignati “di pancia”.
La nostra lettrice che si lamenta di dover vivere in tre con 1350 euro ha scatenato commenti di ogni genere. Ne sono arrivati 130, oltre a quelli postati sulla pagina Facebook di Varesenews e sul nostro profilo della Redazione.
Molte le persone che dichiarano di trovarsi nella stessa situazione di Sara e qualcuno è anche in maggiore difficoltà: tanti disoccupati, padri e madri separati, molti vivono in tre o in quattro con uno stipendio che supera di poco i mille euro. Come si vive? Ce lo spiegano i nostri lettori: rinunciando praticamente a tutto. Niente pizza, niente uscite con gli amici, ovviamente niente vacanze e niente “beni superflui” che a volte, come nel caso di Sara, può essere anche il telefono e la connessione a Internet. E tutto diventa davvero molto difficile. Soprattutto se ci sono bambini in casa, che imparano subito a fare i conti con la povertà. Se in casa c’è poco, si impara a chiedere poco. Un ritratto del nostro Paese davvero preoccupante.
Soprattutto se poi qualcuno tira fuori dal carniere “ricette” davvero avvilenti. Uno per tutti: «Io sono Antonio, ho 36 anni, precario da 4, operaio, 1100 euro. Il lavoro si trova, iscriviti a tutte le agenzie interinali, anche in Svizzera, inventati un lavoro nero, vai a prendere gli scarti al mercato o al banco alimentare, mangia meno, sbattitene delle ferie, io ad esempio per svagarmi faccio quattro passi sui nostri monti, ed è gratis. Tua madre come mai non ha mai lavorato? come mai non ti sei sposata? Meditate. Se fossi donna farei anche la prostituta per necessità».
E Sapo: «Buongiorno, premetto che non ho questi problemi, ho uno stipendio abbastanza buono, riesco ad arrivare a fine mese e fare vacanze, ma sono una persona che non spreca i soldi inutilmente, comunque il futuro non si conosce… e quindi risparmio dove posso, per esempio non pago l’assurdo canone rai, chiedo lo sconto al posto dello scontrino, e tante altre cose… fate come me, sono soldi in meno per i politici». Quindi, guadagni poco? Per arrotendare qualunque cosa può funzionare, compreso fare la prostituta, evadere o lavorare in nero. Davvero niente male. Sono pochi i nostri lettori "furbetti" ma ci sono. Per fortuna a Sara è arrivata anche tanta solidarietà. Ma purtroppo, come giustamente segnala un lettore, nessuna offerta di lavoro.
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