Bergamaschi all’esame del mondo politico

Inizia domani alle 16.00 con l’audizione in Commissione Sanità in Regione, il giro di “verifiche” per il direttore generale dell’azienda ospedaliera Bergamaschi. I consiglieri del PD Alfieri e Tosi hanno voluto l’incontro per «chiedere chiarezza sul futuro di un’azienda ospedaliera che è punto di riferimento del nostro territorio. Sarà un’occasione ancora più importante dopo le parole dell’assessore Bresciani a cui ricordo che il blocco del turn over e il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato è stato deciso proprio dal suo Governo, quello di Bossi e Berlusconi». 

Dopo l’audizione in Regione, sarà la volta del Consiglio comunale dove l’incontro( giovedì 6 ottobre) è stato sollecitato da Pd e dalla Lega. Sul punto è intervenuto anche Alessio Nicoletti, leader di Movimento Libero e consigliere comunale di Varese: «Se la dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore regionale alla Sanità Bresciani fossero confermate, Bergamaschi dovrebbe dimettersi. Bergamaschi, stando alle dichiarazioni dell’assessore regionale, avrebbe deciso autonomamente di proporre tagli significativi al personale ospedaliero, mentre la Giunta Regionale non ci avrebbe mai pensato, indicando di ridurre i costi in altri settori, come sulle spese farmaceutiche.  In un momento di crisi come questo, soprattutto in un momento di crisi come questo, non si scatena un putiferio simile su tagli a posti di lavoro senza che vi sia una reale e contingente necessità che, dalle parole dell’assessore alla Sanità, assolutamente non vi era».

Il piano di austerity dell’Azienda ospedaliera, lo ricordiamo, dovrà comunque passare il giudizio della Regione. I tagli di quasi due milioni e mezzo di euro contenendo la spesa farmaceutica o quella protesica grazie a una rinegoziazione dei contratti a tre mesi da fine anno e con un aumento dell’IVA dell’1% appaiono assai difficili da raggiungere.