Gli abbonamenti non sono pronti e il biglietto si paga doppio
A causa dei ritardi di consegna dei cartoncini da parte della società di trasporto, sono ancora molti gli studenti sprovvisti del loro abbonamento. A dispetto della promessa di chiudere un occhio i controlli non sono mancati
«Per i primi giorni di scuola chiuderemo un occhio». Questo è quanto aveva assicurato a VareseNews il direttore di Stie, Vezio Guidobono, per cercare di andare incontro agli studenti senza abbonamento a causa dei ritardi sulle consegne dei cartoncini. Ma in questi primi giorni di scuola, gli occhi chiusi non sembrano essere stati poi molti. «Stavamo aspettando alla fermata il pullman – racconta Bianca, che con la sorella e molti altri ragazzi stava uscendo dal liceo Tosi durante il primo giorno di scuola – e quando questo è arrivato si è aperta solo la porta anteriore». Secondo il racconto degli studenti, l’autista del mezzo avrebbe chiesto ad ogni ragazzo il biglietto o l’abbonamento. Essendo il primo giorno di scuola, erano pochi i ragazzi in possesso del titolo di viaggio e così «in moltissimi l’hanno fatto sul bus, a prezzo maggiorato di 2 euro».
Furenti i genitori. «Sono solo 2 euro ma mi sembra un vero furto – commenta Diana, la madre di una studentessa del Tosi – perchè mi sembra immorale far pagare noi per un loro disservizio». E in effetti, anche se gli uffici STIE sono rimasti aperti anche nel week end, prima dell’inizio della scuola ci sono stati solo 3 giorni per rinnovare il proprio abbonamento. Da Stie, tuttavia, fanno sapere che «siamo stati estremamente tolleranti in questi giorni» dal momento che «non abbiamo fatto nessun verbale agli studenti». Ci sarebbe tuttavia da considerare un dettaglio: se gli studenti hanno acquistato i biglietti a bordo, viaggiando quindi con un titolo valido, è inevitabile che nessuno sia stato multato. E anche se Stie ha appena firmato un accordo che porterà fino a gennaio nelle casse dell’azienda di San Vittore 87mila euro al mese, c’è chi giura che questo sia un modo per rimpinzare ulteriormente le casse della compagnia.
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