Lega, vince Pinti e Maroni applaude
La sezione cittadina elegge Marco Pinti. Netta maggioranza delle componenti che appoggiano il ministro dell'interno. Che commenta: "Uniti e appassionati, altro che fazioni"
E’ Marco Pinti, 26 anni, il nuovo segretario cittadino della Lega Nord. Succede al commissario Emanuele Monti, il quale aveva sostituto l’assessore Carlo Piatti a giugno. E’ stato eletto durate il congresso cittadino venerdì sera e ha sconfitto nettamente lo sfidante Gianluigi Lazzarini, 66 anni, che rappresentava la vecchia guardia della sezione, quella più gelosa dell’autonomia varesina, tra cui gli assessori della giunta Fontana. Il voto è stato netto: 50 voti per Pinti, 33 per Lazzarini. “Questa è la Lega, unita e appassionata, non quella delle presunte fazioni – ha commentato il ministro Roberto Maroni, presente alla votazione – c’è stata una bella e sentita partecipazione democratica”. I militanti aventi diritto erano 106, se ne sono presentati 83.
La segreteria provinciale voleva inizialmente Pinti candidato unitario, ma una parte della sezione ha preferito chiedere a Lazzarini di scendere in campo, evidenziando fastidio nei confronti delle decisioni dell’organo superiore. Ma la guerra tra correnti ufficialmente non esiste e nelle occasioni ufficiali si dà sempre prova di unità. A Varese inoltre sono quasi tutti maroniani e il ministro al suo arrivo ha trovato grandi applausi ad attenderlo. Il segretario provinciale Candiani è molto contento perché il voto non ha punito la sua scelta di affidare il commissariamento provvisorio a Emanuele Monti, un giovane molto intraprendente che la vecchia guardia non vede sempre di buon occhio. Lazzarini ha perso voti per strada: ne aveva contati 43, e la speranza del suo gruppo era quello di riprendersi tutti i voti che due anni fa andarono all’assessore Carlo Piatti.
La rosa uscita dalle urne nel direttivo cittadino conferma questi rapporti di forza: (Franco Barosi 32 voti, Fabio Sandroni 25, Tiziana Luzzi 23, Fabio Binelli 22, Emanuele Monti 13, Carlo Piatti 7, Roberto Sasso 6, Marco Volpe 6).
Ora tocca al congresso provinciale, ma Varese era un banco di prova serio: è la sezione più importante, sia simbolicamente che numericamente, e la corrente del ministro Maroni ne esce rafforzata, seppure Lazzarini non rappresentasse per nulla i cosiddetti rivali del “cerchio magico” più vicini a Marco Reguzzoni.
Per la giunta comunale non cambia nulla, Pinti sosterrà Fontana senza se e senza ma.
La Lega però ha dato anche una prova di democrazia, questo va detto. A votare c’erano un ministro dell’interno, il presidente della Sea Giuseppe Bonomi, il sindaco di Varese Attilio Fontana è passato anche se non è iscritto a Varese ma a Induno Olona (“A me basta che vinca un leghista” ha commentato); contrariamente a quanto spesso si pensi il Carroccio ha uno statuto molto preciso e le regole sono molto rispettate sul territorio. Secondo alcuni tuttavia è un po’ mancato il dibattito e tutto è stato fatto un po’ in fretta, ma sui risultati c’è poco da discutere, da domani il capo è Pinti.
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