Cambia la musica nella cardiochirurgia del Circolo
La responsabilità del reparto è passataal professor Beghi, parmigiano, amante della musica rock a tutto volume. Cambio della guardia anche a medicina e fisica sanitaria
È cambiata la musica nella cardiochirurgia di Varese. Nessuno pensi male: le baruffe che hanno avuto come sfondo il reparto i mesi scorsi non c’entrano nulla con l’aria che si respira oggi in reparto.
Dalla musica classica e dall’opera tanto cara al professor Andrea Sala si è passati al rock puro del professor Cesare Beghi, 54 anni 4 figlie lasciate in quel di Parma, che ha accettato di trasferirsi nell’insubrica Varese per dedicarsi al rilancio di quella che era la specialità regina del Circolo, visto il bacino di riferimento che va ben oltre i confini provinciali.
In servizio dal 2 di novembre, il cardiochirurgo ha trovato in reparto una squadra di alto profilo professionale con cui ha già condiviso obiettivi e programmi per il futuro: « Ho lasciato la mia famiglia a Parma quindi sono a disposizione dodici ore al giorno per conoscere questa città e i suoi abitanti. Arrivo da un ospedale dove stavo benissimo per raccogliere un’eredità difficile ma stimolante. In queste prime tre settimane si sono già visti progressi interessanti. Varese ha un livello d’eccellenza e manca veramente poco per arrivare al top. Il clima è ormai sereno e dobbiamo lavorare insieme per recuperare fiducia e diventare punto di riferimento per varesini, varesotti ma anche comaschi. I cittadini devono sapere che qui troveranno attenzioni, cure e specialisti di alto profilo, indipendentemente dalla loro condizione sociale o culturale».
Messi alle spalle dissapori e contrasti, la cardiochirurgia riparte stringendo rapporti con le cardiologie varesine ma anche con quelle bustocca, gallaratese e comasca. Al Circolo si respirerà anche un po’ di aria americana, dato che il professor Beghi collabora da anni con la Cleveland clinic, il top mondiale nel campo cardiochirurgico: « Abbiamo già fissato alcuni aggiornamenti in video conferenza su temi cardiologici e cardiochirurgici e tutti saranno chiamati ad ampliare le proprie conoscenze».
E se il professor Beghi è la novità di questo valzer dei primari, non meno di rilievo sono i due successori del professor Achille Venc, primario di medicina e del professor Leopoldo Conte, fisico sanitario. A dirigere il grande reparto, 42 letti e una decina di ambulatori, della medicina generale è una delle allieve del professor, Luigina Guasti, nata a Piacenza, arrivata al Circolo nel 1993, specializzata soprattutto nel rischio cardiovascolare e nelle dislipidemie. A prendere in mano il complesso servizio di fisica sanitaria, sarà l’allievo del professor Conte, il dottor Raffaele Novario che sommerà la gestione della parte di radiologia, radioterapia e informatizzazione delle immagini, a quella di formazione universitaria. Entro il prossimo anno, inoltre, il servizio si farà carico anche delle importanti innovazioni attese nel reparto di medicina nucleare dove si partirà con la nuova pet tac fissa.
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