Da Mozart a West Side Story: all’Insubria è tempo di musica

Presentato il nuovo calendario della Stagione concertistica dell'ateneo. Si parte il 4 novembre con un appuntamento dedicato ai grandi compositori

È una stagione musicale ispirata all’eclettismo quella che vedrà alzarsi il sipario il prossimo 4 novembre. Giunta all’edizione numero undici la Stagione Concertistica di Ateneo offre un carnet di appuntamenti particolarmente variegato, prendendo le mosse dai grandi classici e passando per la musica barocca, le ballad irlandesi, la ritmica del jazz e i musical newyorkesi.

«Ancora una volta il mio più sincero ringraziamento per aver sostenuto questa iniziativa va al Rettore Renzo Dionigi e al Direttore amministrativo Marino Balzani – ha dichiarato il maestro Corrado Greco, direttore artistico della rassegna -. La Stagione Concertistica di Ateneo è ormai una realtà matura e consolidata e costituisce un momento importante e atteso per la nostra città. Per la trasversalità di generi e repertorio, e per la presenza di artisti di caratura internazionale, rappresenta un’occasione unica per godere gratuitamente di ascolti di gran classe».

Saranno le note di Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven a inaugurare la nuova Stagione musicale, venerdì 4 novembre 2011, alle ore 18, nel consueto “teatro” dell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, in via Ravasi 2, a Varese. L’esibizione di Franco Mezzena, al violino e Stefano Giavazzi, al pianoforte, si completerà con alcuni brani più inconsueti: la Sonata op. 7 di Erwin Schulhoff, compositore multiforme, noto per aver sperimentato mescolando più generi; “Fratres” dell’estone Arvo Pärt, un brano dall’atmosfera mistica costituito a partire da una formula matematica e, per finire, la musica ebraica di Ernest Bloch e del suo “Baal Shem (Three Pictures of Chassidic Life)”.

La musica barocca è il punto focale del secondo concerto in programma venerdì 2 dicembre 2011. Il programma di sala affonda le radici nella grande tradizione vocale del primo Barocco, (con l’esecuzione delle opere di Tarquinio Merula; Claudio Monteverdi; Dario Castello; Giovanni Felice Sances; Giovanni Battista Sammartini), ma ruota soprattutto intorno a Georg Friedrich Händel, che insieme a Bach rappresenta il vertice e sotto molti aspetti la fine di quella stagione musicale.
Protagonista de il “Viaggio incantato La nobiltà del canto e il virtuosismo dello strumento” è l’Accademia del Ricercare, associazione di musicisti specializzati nell’esecuzione della musica antica (sec. X–XVIII), nata con l’intento di recuperarne e diffonderne la pratica e la cultura. La direzione artistica è affidata a Pietro Busca, e il soprano Teresa Nesci si accompagna alla compagine musicale formata da: Germana Busca, Manuel Staropoli, flauti; Massimo Sartori, viola da gamba; Ugo Nastrucci, tiorba; Claudia Ferrero, clavicembalo.

Un vero e proprio itinerario nella musica irlandese è il concerto in programma venerdì 3 febbraio 2012, “An Irish evening”, con la Long Journey Bandino, formata da Carlo Pastori, fisarmonica e voce; Walter Muto, chitarra e voce; Ermes Angelon, tamburi; Franco Svanoni, percussioni; Benedetta Castelli, violino; Francesco de Chiara, pipes, flauti e mandolino e i danzatori del gruppo Gens d’ys irish dancers. Una festa sulle note delle musiche popolari irlandesi, inglesi e della Galizia: la scaletta del concerto è basata su brani del repertorio “di ricerca”, prevalentemente ballabili al modo degli “irish dancers”, ben rappresentati nel concerto dalla presenza dei danzatori del gruppo Gens D’Ys, coordinati e diretti da Umberto Crespi. Il resto del programma è composto da canti popolari, da brani di recente composizione, scritti ed arrangiati per il gruppo da Stefano Dall’Ora o recuperati dalla tradizione irlandese, inglese e galiziana, e da momenti di grande coinvolgimento in cui tutto il pubblico è invitato a partecipare al canto, alla danza o all’accompagnamento ritmico.

Con il Trio sloveno Luwigana composto da Darko Brlek, clarinetto; Igor Škerjanec, violoncello; Vladimir Mlinarić, pianoforte, si ritorna ai grandi classici nel concerto di venerdì 16 marzo 2012. Il Trio op. 11 di Ludwig van Beethoven aprirà lo spettacolo, che proseguirà con la musica di Michail Ivanovič Glinka, – artefice di una sintesi tra la forma operistica occidentale con la melodia russa – e si concluderà con il Trio op. 114 di Johannes Brahms.

Un concerto a quattro mani con i pianisti siciliani Elvira Foti e Roberto Metro è in programma venerdì 13 aprile 2012. La musica popolare rivista da Ferenc Liszt nelle sue “Rapsodie ungheresi” sarà al centro dello spettacolo. Al pubblico varesino è data una possibilità davvero unica: le Rapsodie ungheresi di Liszt nella versione per pianoforte a quattro mani sono di rarissimo ascolto, sia nelle esecuzioni pubbliche sia nelle registrazioni discografiche.

È ricco il programma musicale proposto nel concerto del 18 maggio 2012 dal trombettista Jeffrey Silberschlag e dal pianista Simone Sarno, una carrellata che pone in netta evidenza gli stretti legami che intercorrono tra la musica nord-americana e gli stili propri della musica classica, del teatro musicale e del jazz. I brani di George Gershwin e una suite di song estratte dagli spettacoli di Broadway di Leonard Bernstein (“West Side Story”, “On the town”, “Wonderful Town” e “Candide”), ritmicamente travolgenti e ammiccanti al musical e al jazz, sono accostati per contrasto alle composizioni più serie e spiritualmente appassionate del compositore newyorkese Eric Ewazen.

Si ricorda che tutti gli appuntamenti si svolgono nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, via Ravasi 2, a Varese e che l’ingresso è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.

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Pubblicato il 02 Novembre 2011
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