La cucina mediterranea ci salverà
Stili di vita e alimentazione sbagliati stanno accorciando le nostre prospettive di vita. L'associazione Kiwanis promuove nelle scuole la cultura dei cibi sani
«Le prospettive di vita delle nuove generazioni saranno molto basse». Lo ha affermato il professor Alessandro Salvatoni, pediatra specialista in endocrinologia all’ospedale Del Ponte di Varese: « Stili di vita scorretti e alimentazione sbagliata stanno aumentando le patologie cardiovascolari. Ci vorrebbe maggiore prevenzione».
Le affermazioni del medico, specialista in problemi dell’obesità e del diabeta in età infantile, sono avvenute nel corso della presentazione di un progetto didattico promosso dall’associazione Kiwanis in alcune scuole del varesotto dal titolo "Medita la dieta… e gustati la vita". Un percorso di informazione per i docenti e laboratori creativi per 5000 bimbi di scuole elementari e dell’ultimo anno di asilo per presentare la colorata e varia alimentazione mediterranea dichiarata patrimonio dell’Unesco.
« Ancora non siamo in grado di capire quale sia la soglia del sovrappeso infantile che faccia scattare l’allarme in futuro – ha spiegato il professor Salvatoni – diciamo che il 20% dei bambini è in sovrappeso ma non siamo certi in quale misura si svilupperanno le malattie correlate. Secondo alcuni studi, l’allarme deve scattare già ai sei anni: se a quell’età si è in sovrappeso la battaglia è persa. La posizione non è unanime, ma è chiaro che noi cerchiamo di promuovere stili di vita nella prima infanzia che vanno dall’allattamento al seno all’abbandono del passeggino all’età di tre anni».
Da anni, nelle scuole la mensa è sotto lo stretto controllo della dottoressa Antonietta Bianchi dietista dell’Asl: « La pormozione della cultura e dei corretti stili di vita sta creando un’importante cultura nei bambini. Le ultime direttive indicano che bisogna puntare sulla varietà ma anche diminuire le porzioni».
Una sensazione percepita anche a livello di Ufficio scolastico territoriale: « Ormai è diffuso il giudizio che il cibo della mensa è salutare – ha commentato la dottoressa Linda Casalini che si occupa proprio di corretti stili di vita all’Ust – Purtroppo, però, i ragazzi sono imprevedibili: sanno che il piatto della nonna è salutare ma poi si abbuffano con quei cibi spazzatura che fanno molto comunità….».
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