Recalcati: “Piano partita eseguito fino in fondo”

Il coach fa i complimenti alla sua squadra e benedice la pausa: "Dobbiamo recuperare gli acciaccati". Mazzon si arrende con l'onore delle armi

Obiettivo centrato per coach Carlo Recalcati che nel dopo gara del match vinto con Venezia sottolinea la prestazione dei suoi giocatori e fa i complimenti a tutti: «Abbiamo sofferto molto ma eravamo pronti a farlo, e quando soffri così tanto poi è più bello vincere» spiega il coach che partite del genere ne ha vissute a decine. «L’Umana è squadra che può mettere in difficoltà chiunque perché ha grande fiducia nei propri mezzi; da parte nostra però avevamo preparato un piano partita che doveva durare per tutti i 40’ e alla lunga, grazie alla pazienza dei miei giocatori, siamo venuti a capo della situazione. Avevamo deciso di fare delle scelte e queste, alla fine, ci hanno dato ragione».
La pausa di campionato, dovuta al turno di riposo, è benedetta dal tecnico milanese: «Si è fermato anche Ganeto e quindi siamo in ulteriore emergenza. Avrei anche voluto risparmiare Rannikko ma a quel punto ho deciso di usarlo perché comunque aveva una certa autonomia. Anche per questo dico bravi ai ragazzi che hanno dovuto sostenere rotazioni insolite e in diversi casi hanno stretto i denti; ora la pausa ci farà bene, non per mettere “benzina” atletica nel motore quanto piuttosto per recuperare gli infortunati. E valutare Thomas che ci sta già dando una grande mano in allenamento».
A tal proposito, brilla senz’altro la prova di Hurtt: «Ad ora Justin ci ha mostrato tutto quello che sa fare, compresa questa capacità di penetrare che è stata decisiva. Lui è sereno ma non è uno spaccone, prove come queste gli possono togliere un po’ di preoccupazione. Però anche qui devo lodare il gruppo, perché tutti i compagni in campo e fuori gli stanno vicino e sono più portati a incoraggiarlo che non a far notare gli errori commessi».
Recalcati dà un ulteriore sguardo al campionato: «Ci tenevo a mantenere l’imbattibilità casalinga perché sarebbe stato un peccato disperdere quei due punti “in più” conquistati con Roma. Ora tra l’altro riparte la Nba e ciò tocca diverse altre squadre, non noi… a meno che qualcuno in transito da Malpensa voglia fermarsi qui».
Infine due note curiose: «Ho preso un tecnico senza accorgermi: è vero che gli arbitri avevano detto a me e Mazzon che avrebbero sanzionato la prima protesta, ma non pensavo fossero così fiscali. E sull’errore del tavolo, non corretto dai direttori di gara, mi sono preoccupato. Pace, è finita bene, non stiamo a parlarne oltre».
Breve e conciso invece Andrea Mazzon che innanzitutto si congratula con i rivali: «Complimenti a Varese perché negli ultimi 2’ ha fatto giocate importanti e decisive. Partite come queste si risolvono alla fine e qui è stato bravissimo Stipcevic su quel tiro da tre segnato nonostante la nostra buona difesa. Certo, alla lunga abbiamo pagato il fatto di aver segnato una sola volta da tre nei secondi 20’ così come qualche palla persa di troppo».
 
PAGELLIAMO – Demartini sv; Hurtt 7 (Gli danno spazio, lui lo sfrutta bene); Stipcevic 7 (A lungo normale, conclude impennando); Rannikko 7 (Non doveva giocare: spende 18 ottimi minuti sul parquet); Talts 6 (Legna sottocanestro. Poco, ma lo salviamo); Diawara 6 (Alla sufficienza ci arriva più per la quantità che per la qualità); Reati 6 (Bene nel primo tempo, maluccio dopo l’intervallo); Garri 7 (Tiene a bada il temutissimo Szewczyk e infila un paio di canestri importanti); Kangur 6,5 (Inizio super, poi non segna più. Però fa tutto il resto: difesa, rimbalzi, blocchi…); Fajardo 5 (Al rientro, non ancora pronto).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Novembre 2011
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