“Per l’Amore del Funk”: gli Otr celebrano 30 anni di hip-hop con un nuovo singolo e concerti
Il brano della crew nata a Varese è stato pubblicato il 13 gennaio. Esa: "Gli anni passano ma riusciamo a mantenere un contatto forte con il pubblico, portando della musica di qualità in cui gli appassionati si identificano"

Il nuovo singolo degli Otr si chiama Per l’Amore del funk e anticipa il tour che la storica crew nata a Varese intraprenderà per festeggiare, anche nel 2025, gli oltre trent’anni di attività.
Saliamo nel Nautilus con Bob James, sprofondare negli abissi del funk, ci sono specie ancora sconosciute all’umanità. Già dai versi cantati da Esa quello degli Otr si preannuncia un “viaggio”, non solo tra le città d’Italia per i live (il 12 febbraio all’Arci Bellezza di Milano) ma anche all’interno della storia della musica e delle sue contaminazioni. Nel brano, pubblicato il 13 gennaio, l’MC fa appunto il maestro multiforme statunitense Bob James, mentre nel videoclip, registrato al Lito Studio di Milano, tra le mani, insieme a Dj Vigor e Polare, tiene il 33 giri di due classici: il loro La Grande Truffa del Rap (Gente Guasta) e dello storico esordio dei Beastie Boys Licensed to Ill.
«Non pubblicheremo un nuovo album a breve, non quest’anno» spiega subito Esa nel presentare il nuovo brano: «Ci piacerebbe comunque continuare a festeggiare – nei teatri, nelle piazze e nei locali – l’hip-hop e il lungo percorso musicale che abbiamo fatto tutti insieme: come Otr/Gente Guasta abbiamo prodotto sei album (tra cui La Grande Truffa) e nel frattempo l’hip-hop è diventata una cultura, più giovane rispetto ad altri generi come il rock o il punk ma comunque ricca di storia, che in Italia ha visto nascere tanti appassionati, tra fan di vecchia data e non, a cui diamo tutti appuntamento».
PER L’AMORE DEL FUNK: “PENSO CHE LE PERSONE APPREZZINO LA NOSTRA COERENZA”
Nella chiacchierata con Esa una parola ricorrente per riassumere i tanti anni sulla scena è stata “coerenza”, un concetto spesso “fulcro” per ascoltatori appassionati e per artisti, soprattutto quando si parla di generi alternativi rispetto a quelli usufruiti dalla grande massa e ai relativi circuiti. Una parola, coerenza, che custodisce dentro di sé anche il significato stesso del nuovo singolo: «Per noi fare musica, seguire il nostro percorso, è la cosa più importante. Naturalmente fa piacere quando un brano finisce in classifica – rimane comunque un primato e anche un onore – ma non è quello a cui miriamo. Se “siamo qua” è perché penso che la gente apprezzi la coerenza con il nostro pensiero, cosa che ci costa spesso rinunce e sacrifici che facciamo… Per amore del funk: è questo il senso della nostra canzone».
Il brano “celebrativo” appena pubblicato è in realtà solo l’ultimo di una lunga produzione che ha impegnato Esa in tutto il 2024, terminato con il suo primo disco natalizio, il Tape di Natale: «È l’ultimo lavoro di un anno in cui ho lavorato a cinque dischi – sottolinea -. Tra queste canzoni la più importante penso che sia Io non c’ero, che ho potuto cantare al live di Cypress Hill di Legnano, quando tutti l’hanno ballata… di gran gusto. Sono contento: gli anni passano ma riusciamo a mantenere un forte contatto con il pubblico portando della musica di qualità in cui gli appassionati si identificano. È quello che ho cercato di fare nella mia carriera e insieme agli Otr».
LA PASSIONE PER IL DIPINTO: “PHASE2 MI HA INSEGNATO TANTO. DA RAGAZZO VOLEVO FARE IL DISEGNATORE DI VIDEOGAMES”
Per l’Amore del Funk non si ferma poi alla musica. Forse, anzi probabilmente, perché l’hip-hop è per sua natura una cultura multidisciplinare. Nel videoclip, realizzato da Metallo e Cemento, Esa fa roteare un dipinto, altra vocazione artistica coltivata dal Presidente negli ultimi anni: «La mia passione per l’arte visuale è arrivata già da piccino. Il mio primo sogno era quello di diventare fumettista, poi c’è stato quello di diventare disegnatore di videogames. Oggi è un mercato molto ampio, negli anni 80 però stava già iniziando a prendere piede. Crescendo ho incontrato i graffiti e la mia passione si è spostata sui muri fino a quando quest’inverno ho voluto trasferirmi sulla tela. Ho avuto la fortuna e l’onore di collaborare con Phase2, uno dei writers di NYC più importante negli anni 80 e che adesso è passato a miglior vita, ma resterà sempre nel cuore di tutti. Ci ha insegnato tanto sull’arte del writing».
“PICASSO UNO DEI MIEI IDOLI, BASQUIAT RACCONTAVA IL MONDO CHE OGGI VIVIAMO NEGLI ANNI 80’”
Ed è attraverso queste arti contemporanee che Esa oggi ha iniziato ad apprezzare e riscoprire l’arte classica e contemporanea: «Picasso è uno dei miei idoli, Basquiat ha raccontato da New York il mondo urbano che oggi viviamo tutti. Oggi con internet è più facile sviluppare passioni diverse? – gli chiediamo -. Con la volontà di studiare adesso è più facile avere accesso a più informazioni. Avere la possibilità di “allargarsi” e avere anche altri piani è sicuramente qualcosa di migliore, oltre al fatto che è un qualcosa che arricchisce l’anima. Crescere multimediali per i giovani è il pane. I nuovi lavori che si stanno creando sono realizzati da persone che hanno molte abilità. È molto importante che i giovani possano sviluppare la loro contemporaneità, questo gli darà la sensibilità per poi apprezzare le arti classiche. Opere che però quando si è ragazzi non si è sempre predisposti a sentire, forse anche perché c’è la tendenza a “voler inculcare a forza”. Ovviamente non dico di non portare i giovani al museo, ma di lasciar loro il tempo».
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