Anci su accorpamento dei comuni: “Regione ha accolto le nostre richieste”
Garantiti gli incentivi regionali alle unioni già esistenti e alle comunità montane. Si aprirà un tavolo sulle gestioni associate future
La Regione presenterà due emendamenti alla programmazione economico finanziaria che regolamentano il futuro delle gestioni associate. Questi emendamenti seguono di qualche settimana la deliberazione della Giunta regionale di ricorrere presso la Corte costituzionale contro larticolo 16 della manovra estiva, che ANCI Lombardia giudicava gravemente lesivo dei piccoli Comuni.
Con i due emendamenti verranno introdotti nuovi limiti demografici alla gestione associata, differenti da quelli nazionali e più adeguati alla realtà lombarda, caratterizzata dalla presenza di molti comuni e di un territorio molto variegato, soprattutto nelle fasce montane. Al posto del criterio dei 10.000 abitanti (5.000 per le unioni con comuni con meno di 1.000 abitanti), viene introdotto il limite di 5.000 abitanti (3.000 per le zone montane), o in alternativa il quadruplo del comune più piccolo. Riducendo il numero complessivo di abitanti viene fissato un tetto ragionevole per i Comuni che dovranno dare vita a gestioni associate nei prossimi mesi.
Esprimiamo grande soddisfazione per il fatto che la Regione, accogliendo la nostra richiesta, abbia ridotto i livelli demografici minimi e abbia fatto anche la scelta ulteriore di tutelare il patrimonio associativo esistente ha dichiarato la Presidente del Dipartimento Piccoli Comuni di ANCI Lombardia Ivana Cavazzini.
La Regione infatti garantirà lincentivazione a Unioni e Comunità Montane già attive in Lombardia, secondo le regole stabilite dalla legge 19/2008. Lobbligatorietà della gestione associata, stabilita a livello nazionale – continua Cavazzini – aveva messo sul tavolo lipotesi concreta della fine del finanziamento alle forme associative lombarde. Il confronto portato avanti in queste settimane ha scongiurato questo rischio, garantendo almeno le forme associative (unioni di Comuni e Comunità montane) esistenti a settembre 2011, data di approvazione della manovra 148/2011. Possiamo dire che il confronto di questi mesi ha certamente portato a risultati apprezzabili, e di questo rendiamo pieno merito agli assessorati regionali coinvolti, che hanno scelto di rimanere al fianco dei piccoli comuni lombardi.
ANCI Lombardia parteciperà al tavolo tecnico che la Regione aprirà per definire ambiti e forme delle gestioni associate future. Siamo ovviamente più che disponibili a collaborare nei prossimi mesi con la Regione – conclude Cavazzini -. Riteniamo che al tavolo dei lavori dovrà essere affrontato anche il tema, oggi ancora non risolto, dei finanziamenti alle forme associative nuove, e in particolare alle unioni di Comuni e alle convenzioni qualificate che si formeranno da qui in avanti.
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