Stop al ciottolato in centro, 200mila euro in più per le casse comunali

Il consiglio comunale ha fatto retromarcia su un’opera già in progetto ma ritenuta, visti i tempi, "non prioritaria". Zorzo:"Il nostro progetto chiuso nei cassetti del comune"

Un po’ di respiro per le casse comunali ma niente ciottolato all’ingresso del paese come previsto. Il consiglio comunale ha fatto retromarcia su un’opera già in progetto ma ritenuta, visti i tempi, «non prioritaria».
Si tratta del rifacimento del manto stradale sul tratto di strada che entra in centro paese provenendo dal cimitero (dall’angolo di via San Giuseppe alla chiesa). In accordo con la convenzione, fatta dall’amministrazione comunale 4 anni fa con la ditta che costruisce il nuovo “Borgo Visconteo”, proprio in quel tratto si sarebbe dovuto rifare il manto stradale e applicarvi il ciottolato.
Il comune si era accordato così in virtù degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria dovuto dall’azienda per le abitazione che sta costruendo in via San Venanzio. Alle casse comunali erano dovuti 374mila euro di oneri che l’amministrazione aveva deciso di riscuotere sotto forma di lavori realizzati dall’azienda (per un totale di 419mila euro). E tra i lavori scelti a suo tempo c’era proprio il manto stradale con ciottolato.
L’opera, finanziata soltanto per questo primo lotto, era inserita in un piano di lavori per un rifacimento più esteso del centro albizzatese, che però non avevano mai trovato i necessari finanziamenti.

Adesso l’amministrazione comunale ha deciso di fare un passo indietro e concentrarsi sul servizio primario risparmiando soldi in grado di ridare un po’ di respiro ai bilanci comunali.
In sostanza si è deciso di rivedere l’intervento con la ditta di costruzioni e accantonare la realizzazione del ciottolato. Verranno quindi eseguiti i normali lavori di rifacimento del manto stradale e in più entreranno 231mila euro (100 subito e i restanti l’anno prossimo) nelle casse del comune.
«Abbiamo scelto di monetizzare subito e accantonare il precedente progetto fondamentalmente per 4 motivi – spiega l’assessore ai lavori pubblici Roberto Corradini -. Innanzitutto perché prima di rifare il ciottolato stradale, visto che poi non si può spaccare e rifare come il normale asfalto, avremmo dovuto realizzare tutti i lavori di rifacimento dei servizi di sottocopertura, fogna ecc., immediatamente. E di soldi non ce ne sono».
«In secondo luogo – prosegue l’assessore – con il ciottolato ci saremmo trovati una “cattedrale nel deserto”, un’opera bellissima ma senza un contesto. I progetti per un rifacimento complessivo c’erano ma non erano mai stati finanziati e tantomeno non c’è possibilità di farlo ora».
Tra la ditta e il comune esisteva inoltre un contenzioso aperto. Dopo che il comune aveva concesso le autorizzazioni e il via ai lavori, la sovrintendenza di Milano aveva cambiato i vincoli di quell’area, costringendo la ditta ad un cambio dei progetti e a qualche ritardo nei lavori. Il privato aveva pertanto deciso di rifarsi anche sul comune per recuperare il danno subito. «Insieme a questo nuovo accordo abbiamo anche parlato con l’azienda che ha deciso di ritirare il contenzioso».
«Infine – conclude l’assessore – la monetizzazione delle opere ci permette di ridare respiro ai bilanci comunali e chiudere l’anno senza sforare il patto di stabilità e rimanere un comune virtuoso».

Meno contenta della marcia indietro è l’opposizione leghista che quei progetti li avevi sviluppati (ma non finanziati) durante la precedente amministrazione. «Ora saranno destinati a rimanere nei cassetti del comune – spiega Mirko Zorzo – non possiamo che esserne dispiaciuti avendoli pensati e progettati».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Dicembre 2011
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