Whirlpool, c’è l’accordo: 495 licenziamenti
La trattativa tra sindacati e vertici della multinazionale ha subito un'accelerazione improvvisa. Diminuiti gli esuberi (inizialmente erano 600). Previsti: prepensionamenti, mobilità volontaria e incentivata. Dopo Siena e Napoli, anche a Cassinetta si applicheranno i contratti di solidarietà
Dopo la nottata, è passato anche l’accordo sulla ristrutturazione della Whirlpool: i lavoratori licenziati, tra operai e impiegati, saranno 495, non più 600. Alla fine, la conta tra «sommersi» e «salvati» dice che 105 lavoratori dovranno ringraziare lo slittamento della manovra del governo Monti. C’è stata, infatti, un’accelerazione improvvisa proprio quando la trattativa, sulla questione dei licenziamenti, sembrava destinata ad andare per le lunghe. Martedì pomeriggio, i sindacati dei metalmeccanici (Fim, Fiom e Uilm), intravedendo uno spiraglio, hanno giocato la carta dei prepensionamenti (forse per l’ultima volta) secondo le vecchie regole. A quel punto, i vertici di Whirlpool, cogliendo l’opportunità di stringere i tempi delle trattative, che vanno avanti da circa un mese, hanno chiesto di definire l’accordo su tutto, compresi anche i tagli di coloro che non erano in odore di pensione.
Oltre ai prepensionamenti, ai lavoratori «da tagliare», sarà proposta la mobilità volontaria e incentivata dall’azienda, che prevede il cento per cento dello stipendio per un anno. Il programma di «snellimento» occupazionale verrà realizzato nell’arco di due anni, dal 2012 al 2013, con una verifica dopo 18 mesi, termine entro cui chiuderà il reparto del side by side (il frigorifero a doppia porta).
Si farà ricorso ai contratti di solidarietà difensivi, strumento fino ad oggi mai utilizzato alla Whirlpool di Cassinetta – ma solo negli stabilimenti di Napoli e Siena – che permetterà, con una riduzione dell’orario di lavoro per tutti, di mantenere l’occupazione al 90 per cento della retribuzione. Una decisione importante, quest’ultima, perché l’applicazione dei contratti di solidarietà in una grande multinazionale, in un periodo di crisi economica, sarà da esempio per altre aziende del territorio.
Nelle prossime settimane sono previsti ulteriori incontri per proseguire il confronto sulla gestione del piano di riorganizzazione presentato da Whirlpool il 10 novembre scorso.
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