Naufragio Concordia, si cercano i dispersi

Trovati nel pomeriggio altri due morti: ancora 15 le persone da rintracciare. Il comandante è stato arrestato e adesso si guarda con apprensione alle 2mila tonnellate di gasolio nei serbatoi

costa naveDelle 4.234 persone a bordo della Costa Concordia, ne mancherebbero all’appello 15: nel pomeriggio i sub della Guardia Costiera hanno trovato altri due corpi di uomini anziani, che erano nella parte sommersa della bnave con addosso il giubbotto salvagente.
Due coreani in viaggio di nozze e sorpresi dal naufragio mentre erano nella loro cabina, sono stati portati a terra alle prime luci dell’alba mentre altri due giapponesi, che si erano allontanati dai punti di accoglienza senza essere registrati, si sono presentati questa mattina in un commissariato romano.

In un altro commissariato, ma per motivi ben diversi, è il comandante della nave, Francesco Schettino. E’ stato arrestato ieri per pericolo di fuga e di inquinamento delle prove con accuse molto gravi: omicidio plurimo e abbandono della nave.

Chi, invece, non ha abbandonato la nave è stato Manrico Gianpedroni, il capo commissario di bordo. Accanto al suo nome, oggi, sono in molti ad accostare già la parole “eroe”. Durante i concitati momenti del naufragio, infatti, avrebbe aiutato decine di persone sul ponte della nave a mettersi in salvo sulle scialuppe di salvataggio prima di andare a verificare se nel ristorante al piani sottostanto ci fosse ancora qualcuno. Lì, però, il commissario è scivolato rompendosi una gamba, rimanendo così intrappolato nella pancia della nave per 36 lunghissime ore. I pompieri lo hanno raggiunto solo questa mattina e portato in salvo con una spettacolare operazione aerea.

Intanto il lavoro dei soccorritori continua. Ci sono ancora molte delle 1500 cabine della nave da ispezionare all’interno delle quali potrebbero essere intrappolati gli ultimi dispersi. E mentre il lavoro in mare ad opera dei soccorritori continua, a Grosseto si muovono i primi passi dell’inchiesta che cercherà di far luce sul disastro di venerdì. La scatola nera della nave è da ieri nelle mani degli inquirenti e già nelle prossime ore potrebbero iniziare ad affiorare le prime verità.

Ma una nuova emergenza si profila all’orizzonte, quella ambientale. Greenpeace e il celebre geologo Mario Tozzi hanno già definito la Costa Concordia una “bomba ambientale” per via delle 2380 tonnellate di gasolio ancora contenute nei serbatoi della nave. Il ministero dell’ambiente, che ha già inviato sul posto i suoi tecnici, fa sapere che al momento non c’è alcun rischio di inquinamento ma che se le condizioni meteo dovessero peggiorare, la situazione potrebbe farsi molto preoccupante. Sono già 4 i mezzi del ministero al largo del relitto pronti ad intervenire per difendere i fondali toscani da una ipotetica “marea nera” mentre tecnici olandesi di Costa Crociere sono già sul posto per valutare le operazioni di aspirazione del carburante. Il lavoro, però, si preannuncia molto complesso a causa dell’instabilità della nave e richiederà diverse settimane di lavoro.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Gennaio 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.