Gioco d’azzardo: il Pd vuole regolamentarlo

Il consigliere regionale Alessandro Alfieri spiega il disegno di legge che vuole mettere paletti a un'attività in crescita esponenziale

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Il fenomeno del "gioca e vinci" sta avendo un’evoluzione dai contorni sociali sempre più drammatici. Il Pd lombardo, analizzata la situazione e dopo aver incontrato diverse istituzioni e associazioni che si occupano del fenomeno, ha deciso di presentare un disegno di legge per dare linee guida definite in ambito socio sanitario.

Il mercato del gioco d’azzardo ( legale e illegale) è in fortissima espansione anche grazie alle possibilità del gioco on line: si tratta della terza azienda nazionale, dopo Fiat ed Eni, con introiti per l’erario ormai insostituibili.
 In tempi di crisi, la percentuale di persone che cerca il "bacio della fortuna" sale. E gli investimenti crescono proporzionalmente alla propria indigenza: il 47% degli indigenti gioca, percentuale che sale al 56% bel ceto medio basso mentre "tenta il colpaccio" il 66% dei disoccupati. Secondo i dati del Cnr, sono 215.000 i varesini che si sono avvicinati al gioco d’azzardo almeno una volta nella vita. La spesa pro capite ( neonati compresi) è salita da 1.161 euro del 2010 ai 1.446 dello scorso anno. Ad allarmare, inoltre, è l’età dei giocatori: le stime parlano di oltre un milione di studenti e un rischio di deriva patologica per l’11% dei minori.

Se a questo scenario, già di per sè allarmante, si aggiungono i legami tra il gioco e l’usura e la criminalità  piuttosto che l’aspetto patologico del gioco compulsivo con tutto il carico di sofferenza sociale, si comprende l’urgenza di un intervento del legislatore che metta ordine e, soprattutto, indichi le linee culturali di un fenomeno sociale attualmente allo sbando.

« Si tratta di una proposta aperta – spiega Alessandro Alfieri, consigliere regionale del PD – Siamo partiti dall’aspetto socio sanitario anche se non c’è alcuna preclusione ad ampliare il testo inserendo indicazioni in tema commerciale. Chiediamo l’istituzione di un Osservatorio regionale sui disturbi da dipendenza dal gioco patologico; un numero verde dove trovare personale qualificato per un primo consulto, campagne di informazione sui rischi del gioco d’azzardo da sviluppare soprattutto nelle scuole; l’istituzione di un fondo regionale con addizionali regionali sugli utili dei concessionari e gestori dei giochi per sostenere  le famiglie esposte all’indebolimento e per contrastare l’usura; l’installazione, nei videogiochi, di un lettore capace di individuare l’età dei giocatori dalla tessera sanitaria per tenere lontani i minorenni; promuvere l‘azione dell’amministratore di sostegno per la tutela del giocatore patologico e dei suoi famliari».
Attualmente, l’Asl di Varese sta seguendo 137 pazienti affetti da gioco patologico; la punta dell’iceberg per un fenomeno ancora molto sottovalutato.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Febbraio 2012
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