
L’anima in panchina. Il Gubbio si tiene attaccato al sogno salvezza e lo fa aggrappandosi alla sua guida tecnica, Gigi Simoni, decano degli allenatori italiani, tornato in panchina dopo l’avvio di stagione così e così di Fabio Pecchia.
I punti in carniere non sono tantissimi, 23, ma la zona salvezza è comunque vicina, a portata di mano.
Dal mercato di gennaio sono arrivati puntelli importanti come Nwankwo e Lofquist dal Parma, Guzman dal Piacenza, Mastronunzio dallo Spezia, oltre a Graffiedi, arrivato a stagione in corso e pescato tra gli svincolati (di lusso): un mix di giovani e calciatori navigati che rispecchia la rosa alleata da Simoni. I gol restano pochini (solo 24), mentre in difesa le cose si sono un po’ aggiustate dopo un avvio disastroso (37 reti al passivo);
fuori casa gli umbri non hanno mai vinto, pareggiando 4 volte e perdendo 8 partite, per un totale misero di 9 gol fatti e 25 subiti.
All’andata finì 0-0, in un match senza grandi emozioni (sono cambiati entrambi gli allenatori nel frattempo). Nell’ultimo turno di campionato i rossoblu hanno riposato forzatamente, a causa dell’abbondante nevicata caduta sul centro/sud Italia: lo scontro salvezza contro il Modena sarà recuperato sabato 25 febbraio.
A disposizione di mister Simoni ci sono alcuni prospetti interessanti, come il portiere della squadra, Donnarumma, scuola Milan, nato nel 1990: un gigante che sta crescendo di partita in partita, anche se di errori sulla coscienza ne ha parecchi in questa prima parte di campionato. In difesa Benedetti (’92 dell’Inter), Caracciolo (’90 già a Gubbio lo scorso anno) e
Mario Rui (’91 del Parma, under 21 del Portogallo) rappresentano la linea verde, con Cottafava e Briganti a fare da chiocce. In panchina, ma pronto a subentrare,
l’"eroe" Simone Farina, pluripremiato per aver fatto il suo dovere, cioè aver denunciato il tentativo di combine propostogli dalla banda del calcio scommesse. Con lui a disposizione Almici, Bartolucci, Montefusco e Cancelloni, senza dimenticare il tuttofare Boisfer, schierato sia sulla mediana che al centro della difesa.
A centrocampo il nuovo acquisto Nwankwo fa da ruba palloni: voluto fortemente da Simoni, il nigeriano (classe ’91), è fisicamente imponente e dotato di buona tecnica; con lui l’esperto capitan Sandreani, uomo simbolo della squadra, protagonista della promozione in B e l’altro nuovo acquisto
Guzman, paraguaiano con un grande futuro alle spalle (pescato dagli scout juventini) ed un presente fatto di serpentine e tecnica sopraffina, ma anche lunghe pause e poca concretezza. Oltre al già citato Boisfer, ci sono il gioiellino Raggio Garibaldi (dal Genoa), l’altro giovane Buchel (scuola Juve), il danese Lofquist e Gerbo.
In avanti i gol (pochi) li fanno Ciofani (6) e Graffiedi (5): l’ex milanista col Varese non ci sarà e con l’ex Atletico Roma toccherà ancora a Bazzoffia, arrivato a quota 3 gol, oppure al
“serpente” Mastronunzio, arrivato dopo un avvio di stagione pessimo in Lega Pro a La Spezia, mentre il giovane Ragatzu viene schierato con il contagocce.
L’allenatore degli umbri non è legato ad un modulo fisso. Il Gubbio può giocare col 4-4-2 o col 5-3-2, a seconda delle esigenze e dell’avversario. I due terzini sono Rui e Briganti, con Cottafava e Benedetti al centro; se Simoni scegliesse la difesa a 5 ci sarebbe posto anche per Caracciolo. A centrocampo in caso di schieramento a 3 i prescelti dovrebbero essere Sandreani, Guzman e Nwankwo, mentre se si scelgono i 4 al centro Sandreani e Nwankwo verrebbero confermati, con Buchel (o Bazzoffia) e Lofquist sulle corsie.
In avanti, senza Graffiedi infortunato, la coppia titolare dovrebbe essere Ciofani-Bazzoffia, con alternativa Mastronunzio. Il Gubbio non è una corazzata, ma è una squadra da prendere con le molle: si chiude molto, riparte con velocità e davanti i colpi di Guzman potrebbero dare quel qualcosa in più che è mancato fino a questo punto. Dietro Benedetti ha un avvenire di sicuro successo, ma i
buchi in difesa non mancano mai e Donnarumma non è esattamente una sicurezza a tutto tondo. Il Gubbio in più ha l’anima del suo allenatore, uno degli ultimi gentlemen del calcio nostrano. A Varese si spera che lo 0 nella casella vittorie esterne duri almeno per un’altra settimana.
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