Ricominciare a quarant’anni: «Un prestito ti aiuta e lo ripaghi solo se va bene»
Acli, Enaip, La Sorgente e Bcc hanno avviato un progetto dedicato ad adulti disoccupati che hanno bisogno di imparare un nuovo mestiere. Il contributo sarà restituito solo in caso di assunzione
"A piedi" a quarant’anni, senza lavoro, senza sussidi e con il bisogno di ricominciare, anche se da zero. Ma come? Un aiuto per superare questa fase arriva da Acli Varese, Enaip Lombardia e alcune associazioni di categoria del territorio che grazie a un finanziamento ottenuto da Fondazione La Sorgente e dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate hanno potuto accantonare un Fondo di solidarietà di 20.000 euro. Queste risorse saranno trasformate in 40/60 contributi alla formazione a favore di adulti con più di 45 anni, residenti nella provincia e che hanno perso il lavoro. «Per un adulto a differenza di un giovane l’approccio allo studio può diventare un ostacolo complesso – spiega Rina Sartorelli, direttrice di Enaip Busto Arsizio -. In questo caso cerchiamo di proporre ai lavoratori dei percorsi che abbiano realmente delle possibilità di sbocco sul mercato del lavoro. Chi partecipa ai corsi potrà dunque assistere a lezioni teoriche alle quali si affiancheranno esperienze pratiche "on the job"». Ogni iscritto riceverà un contributo per accedere al percorso formativo: «Verranno privilegiati – precisa Filippo Pinzone, vice presidente delle Acli varesine – soprattutto coloro che non hanno più diritto ad altre forme di integrazione del reddito e chi, causa l’età e la mancanza di competenze specifiche professionali da poter mettere in campo, fatica a reinserirsi nel mercato del lavoro».
Questo prestito, al termine del corso, potrà essere restituito o meno. Sarà il lavoratore, in caso di assunzione, a decidere se restituirne una quota o l’intero ammontare del contributo: «In questo modo – ha aggiunto Daniele Moriggi, presidente della Fondazione La Sorgente – il fondo potrà autoalimentarsi e la quota che verrà eventualmente restituita servirà ad avviare nuovi percorsi in futuro». «La nostra banca – ha aggiunto Simone Mantovani della Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate – crede in progetti come questo ed è impegnata in iniziative a sostegno delle famiglie in un momento complesso come quello che stiamo attraversano. Nel suo statuto la Bcc pone al centro l’uomo e tra i suoi obiettivi c’è quello di produrre utilità e vantaggi sociali, culturali e formativi, proprio come in questo caso»
Nella prima fase del progetto saranno organizzati corsi di riqualificazione professionale per impieghi a bassa specializzazione, nel dettaglio: panificazione e pasticceria, manutenzione del verde, servizi alle aziende, servizi alle persone.
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