Centrosinistra, accordo fatto per Laura Prati
Mercoledì sera l'incontro tra le forze della coalizione ha accolto il nome proposto dal Pd. Per il simbolo e il nome della lista servirà una settimana
Dopo la lunga fase preparatoria, la coalizione di centrosinistra di Cardano al Campo sembra finalmente ai blocchi di partenza ed entro una settimana si dovrebbe arrivare alla definizione del nome, del simbolo e del programma-base. Di certo, per ora, ci sono due cose: la formula politica nuova rispetto all’amministrazione uscente (visto che la componente centrista dei Popolari sembra andare per la sua strada) e il nome del candidato, Laura Prati. «Il Pd ha correttamente proposto il nome agli altri alleati e non ci sono state indicazioni contrarie» dice Marco Zocchi, della Federazione della Sinistra, consigliere comunale uscente. «Tenendo anche conto che Laura Prati è vicesindaco e assessore dell’attuale giunta e garantisce la continuità dell’esperienza».
Prati è uscita vincitrice per un voto dalle primarie interne al Pd, che hanno creato anche qualche malumore ancora da superare, ma hanno mosso anche le energie, con 733 votanti: Prati conferma che si sta lavorando di gran lena per definire la coalizione: «Già domani (venerdì, ndr) faremo un direttivo del Pd per ratificare la scelta della coalizione e poi partiremo con i gruppi di lavoro sul programma». La coalizione del 2012 sarà più compatta rispetto a quella del 2007: all’alleanza larga che già comprendeva Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra, le forze del Pd e i socialisti, ora si aggiungono anche SEL e Idv (che ha apprezzato «la fermezza di Laura Prati verso i Popolari», dice il referente Eliseo Sanfelice). Ma al contempo la coalizione non avrà più tra le sue file i Popolari: «La porta rimane aperta ancora, ma noi ci stiamo già muovendo per la campagna elettorale». Per nome e simbolo – confermano varie voci della coalizione – si dovrà aspettare settimana prossima e non oltre. Con una certezza: sarà tutto nuovo. «Nuova Cardano Viva – dice ancora Prati – rappresentava un’alleanza diversa, dopo la rinuncia dei Popolari non sarebbe corretto utilizzare ancora lo stesso nome e il simbolo della lista».
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