Presidio della stazione a rischio: “Troppo caro mantenerla”
La stazione del paese oggi ospita la sede della Protezione Civile, ma i costi dei locali per il Comune potrebbero aumentare. E come è successo a Casciago ci si chiede se ne vale la pena
La stazione di Casorate da anni ha un "presidio" garantito dalle associazioni, ma in futuro potrebbe non essere più così. «La convenzione con le ferrovie è stata rinnovata nel 2010, gli spazi interni non utilizzati per attività ferroviarie sono affidati alla Pro Loco» spiega Cataldo Colella, assessore ai lavori pubblici del Comune di Casorate Sempione. «In cambio, il Comune si impegna a fare piccola manutenzione e a garantire attraverso il volontariato, l’apertura della sala d’aspetto». Ad esempio viene fatta la pulizia dei marciapiedi e la salatura in caso di neve e ghiaccio, per evitare problemi ai pendolari e agli altri viaggiatori. Il sistema ha funzionato abbastanza bene in questi anni, in cui la stazione è stata "presidiata" prima dalla Pro Loco e poi dalla Protezione Civile, al di là del vandalismo sui muri che pure ha colpito un po’ ovunque, come riconosce anche l’amministrazione comunale.
Ma ora l’assessore Colella non nasconde i dubbi sul futuro della convenzione di gestione, visto che RFI (la società FS proprietaria di rete e stazioni) vorrebbe affidare al Comune nuove incombenze: «La convenzione scade nel 2014 e rischia di diventare troppo onerosa. Abbiamo a malapena i soldi per pensare ai nostri edifici, difficilmente possiamo pensare all’edificio di proprietà di RFI». La questione del degrado "visivo" della stazione a Casorate è diventato anche occasione di polemica politica: «La Lega Nord dice che non c’è presidio in stazione, ma la nostra Polizia Locale, come i carabinieri, fa controlli in vari orari. Chiaro però che non può essere lì sempre».
L’esempio di Casorate però non è isolato e rischia di disperdere un’esperienza che qui come altrove ha funzionato, almeno in parte: lo stesso era accaduto a Casciago, dove il Comune ha deciso di rinunciate alla gestione della stazioncina, che in quel caso è di proprietà di Ferrovie Nord Milano (nella foto a destra). Mentre in altre realtà, come a Mornago, si fatica a rispondere alle esigenze di decoro, nonostante la presenza di associazioni e i tentativi di dialogo con RFI. Un problema, quello del dialogo con il proprietario delle stazioni, che è riscontrato anche oggi: «Abbiamo tentato di contattarli varie volte, l’ultima un mese fa, ma mai abbiamo avuto risposte» dice ancora l’assessore di Casorate.
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