Google Earth: il mondo visto dagli aquiloni
Il colosso dei motori di ricerca presenta la sua ultima novità: un kit per fare foto aeree con un semplice palloncino
«A partire dalla scorsa settimana, abbiamo iniziato ad aggiungere le immagini raccolte da palloni aerostatici ed aquiloni. La risoluzione delle foto è incredibile e si tratta di qualcosa che tutti possono fare in totale autonomia». È questa l’ultima novità che arriva dall’universo Google. Fino ad ora le foto digitali utilizzate da Google Earth e Google Maps provenivano eclusivamente dai satelliti o da aeromobili dotati di un’apposita apparecchiatura. L’azienda di Mountain View si è sempre appoggiata e continuerà a farlo, a varie società mondiali che, grazie a specifici accordi, compongono i database fotografici e trasmettono periodicamente gli aggiornamenti a Google.
Da qualche giorno però il "Public Laboratory for Open Technology and Science", dal quale è scaturita l’idea, ha presentato il cosiddetto "baloon mapping Toolkit": una confezione contenente un palloncino di lattice riutilizzabile, guanti protettivi di cotone gommato, tre clip girevoli per fissare il palloncino e la fotocamera, 10 bande in gomma, 10 zip e 1 anello per fissare la fotocamera e il palloncino. Con un investimento di 75 euro sarà quindi possibile a chiunque possieda una macchina fotografica con l’opzione scatto continuo, di raccogliere fotografie aeree fino a 1000 piedi.
Per riorganizzare gli scatti e trasformarli in immagini georeferenziate, infine, viene suggerito l’impiego di Map Knitter, uno strumento che permette, gratuitamente, di effettuare la mappatura digitale della superficie terrestre.
Per saperne di più leggi il blog ufficiale di Google
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