“Arrivederci cara Danimarca, bentornata Italia”

Stefano Zanini torna su VareseNews per raccontarci "da dentro" il Giro. «La caduta di ieri è un errore, ma sono cose che succedono. Basso? Sempre concentrato: farà una grande corsa»

(d. f.) Sabato è scattato da Herning il Giro d’Italia e sulle pagine di VareseNews torna oggi l’appuntamento con il nostro "opinionista principe", Stefano Zanini. L’ex campione che nella corsa a tappe vinse due frazioni (Milano 1994, Montevarchi 2001) vestendo anche per un giorno la maglia rosa è quest’anno, quando non è su Twitter (@StefanoZanini) alla guida di una vettura su cui trova posto l’equipaggio di Gazzetta.it, con il giornalista Antonino Morici e due operatori. La prima puntata de "Il Giro di Zazà" è quindi dedicata alla tre giorni danese con un "focus" sulla caduta in volata che ieri ha coinvolto il campione del Mondo, Mark Cavendish.

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Mentre i corridori si sono accomodati sui voli predisposti dall’organizzazione, "l’equipaggio Zazà" sta tornando ora in Italia in autostrada: siamo a un centinaio di chilometri da Monaco di Baviera (ore 12,30 di martedì ndr) e ora vediamo se fermarci per una birretta.
Scherzi a parte, è già ora di fare un bilancio di questa prima breve parte del Giro disputata all’estero: la Danimarca ci ha accolto al meglio, con tanti tifosi sulle strade che hanno dato calore ai corridori e a noi del seguito. Ci siamo trovati molto bene… anche a tavola visto che abbiamo fatto presenza fissa alla sera in un posticino consigliato da un altro giornalista della Gazzetta, Luca Gialanella. Lassù si viaggia a carne, e in particolare mi sono affezionato al bisteccone T-Bone accompagnato da tante di quelle patatine che sembrava di essere in Belgio. Da domani invece avrò decisamente la possibiltà di una dieta più varia, visto che in Italia ogni giorno regala belle sorprese.
Passiamo alle cose serie; dal mio punto di vista sto provando una nuova esperienza: sono alla guida di una macchina come negli anni scorsi ma attualmente non ho una squadra e così faccio da autista. Un ruolo che ha pregi e difetti: mi diverto e sono più rilassato rispetto a quando ho fatto il direttore sportivo ma naturalmente quello è il mio lavoro "vero" e vi assicuro che mi mancano le situazioni di gara.
Delle tre tappe danesi quella che ha fatto più parlare di sé è stata quella di ieri, con la volata vinta da Goss e la caduta che ha coinvolto il campione del mondo Cavendish e la maglia rosa Phinney. Da ex velocista, secondo me, sono cose che succedono: in quel momento hai una frazione di secondo per prendere una decisione che talvolta, è il caso di Roberto Ferrari ieri, si è poi rivelata sbagliata. Ferrari con il senno di poi avrebbe dovuto andare a sinistra dove si era aperto un corridoio e invece ha tagliato dalla parte opposta provocando l’incidente. A me capitò una cosa simile all’arrivo di una Sanremo: decisi di anticipare lo sprint partendo ai 300 metri ma toccai la ruota del corridore davanti. La differenza è che oltre a causare il capitombolo mi ritrovai anche nel ruolo toccato a Cavendish… con le ruote degli altri che mi sono passate sopra.
Se Ferrari ha sbagliato, anche la squadra della maglia rosa non è esente da colpe: è giusto che il leader della corsa pedali sempre tra i primi del gruppo, però quando si innesca la volata è sempre meglio iniziare a sfilarsi perché la battaglia tra gli sprinter diventa spesso aspra. La BMC aveva già "perso" Phinney il giorno precedente e doveva stare più attenta.
Chiudiamo questo primo bilancio con due parole sul nostro Ivan Basso. L’ho visto bene anche perché ha disputato un’ottima cronometro in chiave di classifica su un percorso non a suo favore. Nelle due tappe successive è sempre rimasto nella posizione ottimale del gruppo, attorniato dai compagni della Liquigas; Ivan (nella foto da lui pubblicata su Twitter ndr) poi è come sempre concentratissimo e meticoloso e anche per questo mi aspetto da lui un grande Giro. Ora vi lascio che Monaco è alle porte: ci vediamo da domani in Italia, a partire dalla cronosquadre di Verona.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Maggio 2012
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