Artigiani (Cna): si teme il peggio per l’euro

La seconda rilevazione del 2012 di Cna Varese sulla crisi è ancora più pessimistica delle precendenti: gli interventi del Governo non convincono, al minimo storico chi rimane ottimista.

Nella prima metà del mese di giugno la Cna di Varese ha effettuato tra le imprese associate una nuova rilevazione sul loro andamento economico, nel merito delle opinioni sulla crisi dell’Euro e dell’operato del Governo Monti con particolare riferimento alla riforma del lavoro, sulla loro conoscenza della riforma dell’artigianato e su quali siano le loro aspettative per il futuro. E’ la seconda ricognizione effettuata nel 2012 e la quindicesima dall’esplosione della crisi nell’autunno del 2008.

LO SCENARIO: OTTIMISMO AI MINIMI TERMINI
La precedente rilevazione era stata effettuata a marzo 2012 e aveva restituito la fotografia di una situazione generale di affanno delle imprese associate, che avevano segnalato un inizio anno in calando rispetto all’esercizio precedente e, probabilmente, anche rispetto alle aspettative di chi vive da anni immerso in una crisi di cui non si comprendono le cause reali ma di dimensioni e durata inedite e imprevedibili. Nel frattempo i problemi dell’area euro si sono accentuati – l’immagine della bocca del cratere che si sta allargando e minaccia di inghiottire anche chi si è allontanato è quanto mai realistica – e la possibilità che la speculazione, giocando su colpe e debolezze dei paesi membri e sulla mancanza di obiettivi politici dell’Unione monetaria, possa riuscire a disgregarla comincia ad essere verosimile.
In uno scenario di questo genere il quadro che emerge complessivamente dalla rilevazione conferma la situazione di difficoltà in cui versa l’economia del nostro territorio e il realismo con cui le imprese affrontano un passaggio delicato anche per la mancanza di esperienze precedenti e per la fatica che si incontra nell’ipotizzare soluzioni possibili e praticabili.

LE RISPOSTE DEGLI ARTIGIANI
Entrando nel merito delle risposte pervenute, per quanto concerne l’andamento dell’attività si deve registrare un ulteriore degrado della situazione rispetto a marzo, quando chi lamentava arretramenti e peggioramenti superava di poco il 50 %: in questa rilevazione la loro percentuale è salita al 57 % e supera largamente chi invece afferma di andare bene o quanto meno di aver mantenuto le posizioni. Alla difficile domanda sulla possibile evoluzione della crisi dell’euro, oltre un terzo delle risposte confida nelle capacità e nel senso di responsabilità di chi deve assumere le decisioni utili per superare la delicata contingenza, ma un buon 43% teme che manchi la forza per decidere e che, dopo la Grecia e la Spagna, toccherà al nostro Paese. Per ora solo un quinto delle risposte considera segnata la sorte dell‘euro e, tra essi, poco più dell’11 % ritiene che l’eventuale fuori uscita potrebbe rappresentare un vantaggio.
Il giudizio degli artigiani della Provincia sul Governo Monti conferma la netta diminuzione di fiducia nell’esecutivo rispetto alla rilevazioni precedenti e, probabilmente, rapportando gli atti concreti alle aspettative iniziali. Riassumendo i risultati, nessuno, praticamente, vuole andare al voto in autunno, ma il Governo viene classificato “delle tasse e del rigore a senso unico” da oltre il 45% delle risposte.
Un’impresa su tre addebita alla debolezza di istituzioni e politica la responsabilità di misure avvertite come ingiuste o scarsamente incisive, mentre solo il 20% ritiene sia opportuno confermare la fiducia e lasciare lavorare il Governo alle riforme indispensabili. Nel merito, poi, di una misura che tocca e toccherà le imprese associate, la proposta di riforma del lavoro in corso di sofferta approvazione in questi giorni, solo il 7% la approva. Un 35% la ritiene squilibrata a favore del settore pubblico contro il privato e, soprattutto, quasi il 60% delle risposte non le ritiene una priorità o, quanto meno, non pensa possa servire a rilanciare il lavoro se il lavoro manca.

Le risposte al quesito sull’apprendistato confermano in larga misura la carenza di conoscenza specifica della materia; chi ha risposto nel merito ritiene comunque ancora troppo rilevante la parte teorica su quella pratica. Infine, per quanto concerne l’atteggiamento delle imprese rispetto al futuro, è da registrare l’ulteriore incremento dell’area di quelle che agiscono con disincanto e realismo e assorbono coloro che nella precedenti rilevazione manifestavano ancora ottimismo, mentre i pessimisti sono rimasti sui livelli di marzo 2012.

I COMMENTI DEL PRESIDENTE ORSI
«Sono dati che confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, la fase di disagio e di sofferenza che le imprese artigiane della Provincia stanno attraversando – commenta Franco Orsi, presidente di Cna Varese Ticino Olona – Il mondo dei piccoli imprenditori vive alla giornata, si sbatte e s’impegna, ma teme il peggio e questo stato d’animo influenza, ovviamene in negativo, le loro scelte: ne discende che assunzioni e investimenti che in una fase normale sarebbero stati fatti oggi non vengono effettuati e si tende ad ovviare altrimenti, finendo per indebolire la capacità competitiva del sistema Paese. La fiducia è qualcosa di difficile da conquistare ma molto facile da perdere e poi, se mancano o vengono meno punti di riferimento precisi come sembra trasparire da talune risposte, tutto diventa più complesso e si innesta un meccanismo negativo difficile da invertire. Di definitivo, nelle risposte pervenute, c’è sicuramente la bocciature di ipotesi di elezioni in Autunno : siccome periodicamente la politica tira fuori la questione è bene si sappia che non sono né una priorità né una soluzione dei problemi. Rispetto a qualche mese fa la sensazione è che non più i prossimi mesi, ma le prossime settimane, saranno decisive per il Paese e che sarebbe tempo e ora di investire sulla capacità e sulla voglia di fare di artigianato e piccola impresa».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Giugno 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.