Il punto sulla situazione in Lombardia
Il percorso stabilito dovrebbe portare allo scioglimento del Consiglio regionale giovedì 25 ottobre. Poi si apre la partita primarie. Ancora incerta lad ata del voto
Definire confusa la situazione in Regione Lombardia è più che un eufemismo. Il percorso stabilito martedì in Aula prevede: la discussione delle nuova legge elettorale in Commissione Affari Istituzionali, il voto in Aula giovedì 25 ottobre, le dimissioni di almeno 41 consiglieri (ovvero la maggioranza +1 su un totale di 80 consiglieri regionali) e quindi lo scioglimento del Consiglio regionale. A quel punto si andrebbe a nuove elezioni.
Proviamo a fare ordine:
– Formigoni: a differenza di alcune voci che corrono, il presidente martedì non ha rassegnato le sue dimissioni e non intende farlo in futuro. Formigoni conta invece di presentare la sua nuova giunta (probabilmente lunedì 22 ottobre, data in cui ha chiesto di fare una "comunicazione urgente" all’Aula) che resterebbe in carica fino alle elezioni. Quello che Formigoni vuole sono le dimissioni di almeno 41 consiglieri, fra cui quelli del Pdl, per far sciogliere il Consiglio. Il presidente continua a puntare sulla data del 16 dicembre per il voto: via libera da parte sua all’alleanza Pdl e Lega, ma con un candidato pidiellino. Boccia quindi l’ipotesi Maroni e ha già lanciato Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano.
– Popolo della libertà: il capogruppo Paolo Valentini ha annunciato di avere 25 firme per le dimissioni su un totale di 29 consiglieri. Se tutto prosegue come previsto, verranno ratificate giovedì 25 novembre insieme a quelle dell’opposizione. Anche nel centrodestra ora si parla di primarie per il candidato.
– Lega Nord: dopo l’aut aut di mercoledì scorso del segretario regionale Matteo Salvini e l’accordo romano fra Maroni, Alfano e Formigoni, la situazione e i rapporti con il Pdl hanno subito non poche oscillazioni. Martedì in Aula il capogruppo Stefano Galli ha confermato l’alleanza con il Pdl, ma i leghisti preferiscono aprile per le elezioni. Il loro candidato ideale dovrebbe essere Roberto Maroni. Ma tanto dipende da una domanda: Pdl e Lega Nord andranno insieme o divisi alle elezioni?
– Partito Democratico: i 21 consiglieri hanno messo nella disponibilità del capogruppo le proprie dimissioni. Sono disponibili a farle ratificare o giovedì 25 ottobre insieme a quelle del Pdl e del resto dell’opposizione o anche prima se la situazione dovesse precipitare. L’importante, sostengoni i democratici, è che ne vengano presentate 41 contemporaneamente, sennò non ci sarebbe l’effetto desiderato. Per il PD la questione elezioni è sinonimo di primarie: il passaggio pre-elettorale è praticamente obbligatorio, ma il rebus (oltre a quello dei nomi) è il tempo. Se si va veramente a dicembre, c’è il tempo per una vera consultazione?
– Italia dei Valori: i tre consiglieri hanno firmato anche loro le dimissioni settimana scorsa, in modo analogo a Pd e Sel. Ma martedì 16 ottobre il consigliere Gabriele Sola ha annunciato e fatto protocollare le sue dimissioni per evitare che gli scattasse il vitalizio. Scelta contestata dagli altri consiglieri e anche da quelli dell’Idv. La questione infatti è un po’ complessa: il suo vitalizio scatterebbe il 24 ottobre, ma se il Consiglio non ratifica le sue dimissioni prima di quella data, il gesto probabilmente non servirebbe. Inoltre, il decreto del governo cancellerebbe i vitalizi tout court e quindi Sola potrebbe avere rinunciato a un vitalizio già cancellato. E poi, lo scenario "peggiore": se la situazione dovesse precipitare con dimissioni "in massa" prima della seduta del Consiglio e quindi della sostituzione di Sola, che succede se si arriva solo a 40 dimissioni contemporanee perchè il 41esimo, ovvero Sola, le ha già date prima?
– Udc: i tre consiglieri hanno preso le distanze dal resto dei partiti di opposizione e rivendicano la proposta già fatta mesi fa sulla necessità di una giunta tecnica. Si sono dichiarati pronti a presentare le dimissioni insieme agli altri giovedì 25 ottobre.
– Sinistra Ecologia Libertà: i due consiglieri hanno firmato le loro dimissioni e sono pronti a farle protocollare insieme agli altri. Giulio Cavalli dovrebbe essere il candidato di Sel alle primarie del centrosinistra.
– Partito Pensionati: Elisabetta Fattuzzo è pronta alle dimissioni genarali del 25 ottobre.
– Gruppo Misto: Filippo Penati ha già le dimissioni pronte da presentare insieme agli altri.
Nel frattempo la Commissione continua a lavorare sulla legge elettorale. Al momento (ovvero giovedì 18 ottobre) si valuta la convocazione del Consiglio regionale per lunedì 22 ottobre per le comunicazione di Formigoni (e con la probabile ratifica delle dimissioni di Sola e la conseguente sostituzione con un altro consigliere regionale). L’appuntamento finale per ora resta quello del 25 ottobre.
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