Il “Pretore” chiede una mano al territorio

La casa di produzione Chichinscì continua nella raccolta di risorse per inscenare il celebre romanzo di Chiara. Sarà Eliana Miglio la donna che farà impazzire l’interprete del film, Vanghetta

sarah maestriUna bottiglia di birra o di latte, un prodotto di largo consumo anche “stilizzato” e calibrato storicamente sugli anni ‘30, periodo scelto da Piero Chiara per ambientare il suo Pretore di Cuvio che presto sarà un film. Sono queste le proposte che Sarah Maestri, proprietaria della Chichinscì, casa di produzione cinematografica sta elaborando per raccogliere capitali e partire con la produzione, in programma nei mesi scorsi. Si chiama “product placement” ed in pratica serve a proporre ad aziende l’inserimento nella sceneggiatura – e quindi anche nelle riprese – di marchi di sponsor.
«Sono disposta a ritoccare la sceneggiatura – ha spiegato la Maestri – che finalmente è pronta. Ora chiedo un aiuto al territorio che ha già incominciato a crederci e a darci una mano. In tutto con questo strumento puntiamo a raccogliere circa 300 mila euro. Il budget di spesa per il film è rimasto invariato: 3 milioni. Oggi, grazie anche alle possibilità offerte dal “tax credit esterno” è possibile per gli investitori di beneficiare di agevolazioni fiscali per il settore cinematografico. Così si offre anche a chi è al di fuori della filiera produttiva del settore, di poterne usufruire». Già un importante marchio di poltrone e arredamento per interni della Brianza ha dato il via libera all’utilizzo per alcuni interni.
Sul fronte dell’impatto sul territorio, secondo Sarah Maestri siamo in una fase entusiastica, dove addirittura le persone si fermano per strada «per chiedermi di fare la comparsa» nel film ambientato nella sua totalità in provincia di Varese: le richieste, a titolo gratuito, sono più di 1.000.
L’appuntamento di oggi in una sala della camera di commercio di Varese aveva l’obiettivo sieliana miglio illustrare appunto ai finanziatori e alle aziende del territorio le potenzialità comprese in una sponsorizzazione di questo genere che, oltre alla questione del product placement, della visione diretta di prodotti all’interno del film, potenzialmente con la distribuzione in oltre 100 sale del nord Italia può avere un impatto visivo pari a 300.000 ”passaggi” di persone di fronte alle sale cinematografiche.
Ma la seconda notizia del giorno è l’ufficializzazione, già peraltro annunciata, dell’attrice lunense Eliana Miglio nella parte di Armandina Cazzola in Regner de Montfleury: quarant’anni, si finge contessa ma in realtà è figlia di emigranti italiani della val Marchirolo di cognome Cazzola: sarà lei che farà perdere la testa al pretore Vanghetta che rimarrà travolto dai debiti.
«Ho letto questa notte la sceneggiatura e l’ho trovata bellissima – ha detto la Miglio, entusiasta – . Ripercorre i nostri luoghi, la nostra provincia ed a tratti è molto sexy, ma rispettosa allo stesso tempo delle figure femminili».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Novembre 2012
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