Tris di primi

Non solo Cimberio: anche Yamamay e Pro Patria salgono in vetta alla classifica festeggiando così alla grande il 100° numero della nostra rubrica. Che in copertina ha un "BombardiEre"

(d. f.) Per festeggiare l’uscita numero 100 del pagellone sportivo settimanale di VareseNews Non potevamo chiedere di più: sono ben tre le nostre squadre in testa alla classifica dopo un weekend di fine novembre che ha portato in dote una bella serie di vittorie. La copertina è ancora una volta quella di una Cimberio che sta realizzando un’impresa impronosticabile per chiunque ma dietro ai biancorossi trascinati da Ere salgono le quotazioni di Pro Patria, Unendo Yamamay e perché no, anche del Varese di Castori. Nella foto di gruppo l’unica a non sorridere è l’Asystel di Caprara in crisi di identità, ma Villa si consoli: c’è chi sta peggio. Per conferma bussare alla porta del presidente della Pro Vercelli, Secondo, che chiude alla grandissima il nostro pagellone.

Pagellone numero 100 del 27 novembre 2012

Ebi Ere 8,5 – Chiamatelo "BombardiERE": il capitano della Cimberio è ancora una volta grande protagonista nella nona sinfonia – ok, in questo non brilliamo per originalità – suonata dall’orchestra di Vitucci. Dove, se Banks è violino e Dunston la grancassa che risuona a ogni canestro come un colpo di maglio, Ebi fa il trombone, squillante ma caldo, accordato e avvolgente. L’ultima volta che aveva suonato in Italia lo aveva fatto in una Reggia, quella di Caserta, poi i "palati fini" del nostro campionato se l’erano fatto scappare da sotto gli occhi e lui aveva preso qualche stecca nella Liga Acb spagnola. Ma con Vitucci a dirigere il tutto, Ere ha ritrovato lo smalto antico: nei trionfi della capolista c’è tutta la sua grinta e la sua voglia di vincere.  

Remigio Del Sole 7,5 – Lo conoscono in pochi, al di fuori dell’ambiente tigrotto, ma il fisioterapista della Pro Patria è stato il vero artefice della vittoria-primato contro il Renate. Le mani d’oro del buon Remy hanno permesso di restituire in extremis a mister Aldo Firicano (parliamo della mattinata di domenica) Matteo Serafini. Il capitano era alle prese con un guaio muscolare ma, una volta sdraiato sul lettino dell’infermeria è stato rimesso a nuovo, ha indossato la divisa biancoblu (anzi, arancione: su questa evitiamo di dare il voto…) ed è stato autore della tripletta che ha spaccato la gara portando i tre punti verso Busto Arsizio. Quando si dice che non è solo la squadra a scendere in campo…

Margareta Kozuch 7 – Gli appassionati del film "La Cosa" sono autorizzati a pensare che qualche creatura aliena sia sbarcata sul nostro pianeta e abbia assunto le incantevoli sembianze dell’opposto della Unendo Yamamay: impossibile riconoscere, a distanza di poche ore, la giocatrice fallosa e smarrita della sfida con Mulhouse nella macchina da guerra ammirata contro Piacenza. Miss Maggi o la Dottoressa Kozuch? Per fortuna dei tifosi bustocchi la versione buona, quella che ci ricordiamo con la nazionale tedesca, è molto più simile alla seconda. E con un attacco così, inutile girarci intorno, Busto Arsizio anche quest’anno può stare davanti a tutti.

Enis Nadarevic 6,5 – Se Kozuch riesce a trasformarsi nel giro di due giorni, Nadarevic è in grado di passare dallo stato di Mr Hyde a quello di Dottor Jekill durante la stessa partita. Nel suo caso la svolta ha un minuto e un episodio ben definito: lo strepitoso gol che cambia il risultato e la storia di Varese – Pro Vercelli. Fino a quel momento la prova del bosniaco era derubricata alla voce "disastro", con mugugni diffusi sulle tribune e – crediamo – in panchina. Da lì in avanti invece "Nada" si è trasformato in un treno imprendibile sulla fascia per un Cancellotti versione paracarro: anche questo è il bello del calcio. 

Gianni Caprara 5 – Tre sconfitte consecutive contro avversarie di seconda fascia come Conegliano, Pesaro e Giaveno sarebbero un incubo per chiunque, figuriamoci per Villa Cortese. Con tutta la buona volontà del caso, non si può andare in giro con i paraocchi e fingere di non vedere l’iceberg contro cui il transatlantico Asystel MC-Carnaghi rischia di infrangersi. Il comandante Caprara si affretti a chiamare soccorsi, se lo ritiene opportuno, o quantomeno faccia suonare le sirene d’allarme a bordo: a questi livelli la mancanza di attenzione e di lucidità non sono una scusa, ma un’aggravante.

Massimo Secondo 4 – Il presidente della Pro Vercelli potrà anche aver ragione nel criticare l’operato dell’arbitro di sabato scorso con il Varese, e del resto il "tiro al fischietto" è da sempre uno degli sport nazionali. Però Secondo vieta ai suoi di parlare nel dopopartita perché ritiene di avere tutte le certezze di questo mondo: il rigore non c’è, l’espulsione neppure, c’è un penalty su Espinal, c’è un’espulsione per Fiamozzi. Tutti episodi su cui si può anche discutere ma senza avere tutte queste sicurezze, e magari senza parlare di «calcio da vomito». O forse fa comodo discutere di quello, perché altrimenti gli verrebbe chiesto conto dell’esonero del mitico Braghin a favore di Camolese (Camolese… Camolese… avete letto bene!). Un cambio geniale che ha portato ai bianchi quattro punti in sette partite.

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Pubblicato il 27 Novembre 2012
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