Buchi neri e viaggio nel tempo: come distinguere tra scienza e fantascienza
L’Università dell’Insubria organizza un incontro pubblico con il professor De Felice, considerato uno dei padri fondatori dell’astrofisica relativistica
Mercoledì 16 gennaio alle ore 15 nell’Aula Magna di via Ravasi 2, a Varese, il professor Fernando De Felice, ordinario di Relatività all’Università degli Studi di Padova, terrà una conferenza pubblica dal titolo “Buchi neri, singolarità spazio-temporali e viaggi nel tempo”. L’incontro è organizzato dal professor Paolo Musso, titolare dei corsi di Filosofia della scienza e di Scienza e fantascienza nei media e nella letteratura presso il corso di laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria di Varese.
«Per quanto strano possa sembrare – afferma il professor Musso – uno dei principali problemi nella comunicazione scientifica odierna è quello di distinguere tra scienza e fantascienza. Negli ultimi decenni, infatti, molti temi che fino a poco fa si ritenevano di pura fantasia, come per l’appunto i buchi neri, i tunnel spazio-temporali e i viaggi nel tempo, sono diventati oggetto di una seria trattazione scientifica. Questo porta molti divulgatori a indulgere a un facile sensazionalismo, dando a credere che ormai sia solo questione di tempo perché tutto ciò che vediamo in Star Trek diventi realtà. Diversamente che nei film, però, nel mondo reale esistono dei limiti a ciò che si può fare e scoprirli non è meno importante che capire cosa è invece (sorprendentemente) possibile. Sono quindi preziose persone come De Felice, che sanno comunicare tutto il fascino di queste ricerche di estrema frontiera senza mai perdere di vista il rigore scientifico».
Nato ad Ancona nel 1943, il professor De Felice è stato uno dei fondatori dell’astrofisica relativistica e della dinamica degli oggetti stellari collassati. Oltre che a Padova ha lavorato a Cambridge, in Canada, negli USA, in America Latina, in Giappone e in diverse Università europee. È autore di circa 200 articoli scientifici, 2 testi di relatività generale pubblicati dall’Università di Cambridge e 5 libri divulgativi in italiano.
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