Crugnola: “Per domare il Monte-Carlo chiedo aiuto ai miei tifosi”

Il varesino punta a vincere la classe su una Citroen ufficiale. E per avere informazioni puntuali ha lanciato un appello ai fans sparsi sul percorso: «Tenetemi aggiornato sulle condizioni della strada»

È il rally più famoso del pianeta, tanto da aver tranquillamente passato indenne il breve periodo in cui non è stato inserito nel Campionato del Mondo, che ora lo ha riaccolto più bello e atteso di prima. Il Monte-Carlo (scritto rigorosamente così, con il trattino, e con la dicitura Rallye alla francese) torna come ogni gennaio a far sognare i tifosi e a mettere a dura prova la capacità dei piloti, l’abilità dei meccanici e la resistenza delle vetture: si comincia martedì 15 con la prova-spettacolo e si prosegue sino alla sera di sabato 19 in un’alternanza di emozioni che coinvolge oltre ottanta equipaggi e decine di migliaia di appassionati che non si fanno certo scoraggiare dal freddo e dalla neve.
E saranno in molti quelli che applaudiranno convinti, sul Turini e dintorni, al passaggio dell’auto numero 83, quella affidata al talento più cristallino espresso dal rallysmo varesino, Andrea Crugnola. Il giovane di Calcinate del Pesce sarà al volante di una Citroen Ds3 ufficiale, gestita dal team satellite della casa francese: un "premio" conquistato da Crugnola lo scorso anno con la vittoria nel Trofeo Citroen Italia. Al suo fianco ci sarà il navigatore Michele Ferrara, un’accoppiata vincente che regala agli appassionati di casa nostra concrete speranze di un’ottima prova sulle strade della Francia del Sud e del Principato.

IL TEST MANCANTE – «Questa volta gareggerò per vincere la mia classe – dice chiaro e tondo il pilota varesino – o comunque di fare tutto il possibile per riuscirci. Ho già partecipato due anni fa al Monte-Carlo e quindi ci voglio provare con tutte le forze; il fatto di avere una macchina ufficiale dovrebbe darmi qualcosa in più dal punto di vista tecnico, anche se devo dire che la Ds3 che ho usato lo scorso anno è sempre stata preparata a puntino».
L’insidia maggiore, dal punto di vista tecnico, sarà la presenza della neve che spesso è una costante del "Monte". «Più che altro – spiega Andrea – perché non abbiamo potuto effetturare il test su neve che avevamo previsto prima di partire. Se succederà di montare in gara le gomme chiodate dovrò trovare subito il giusto feeling, ma ci proverò senz’altro». Il manto bianco del resto contribuisce a rendere unico l’appuntamento di metà gennaio: «Di sicuro è un ingrediente che rende speciale il Monte-Carlo: del resto partecipare a questa gara è il sogno di ogni rallysta e, avendolo già provato una volta, so cosa vuol dire respirare quell’aria. Si avverte la magia della corsa più famosa e importante del mondo; correre poi su ghiaccio e neve è particolare, perché sono condizioni che in gara affrontiamo molto di rado».

TIFOSI E "COMPLICI" – Per questo Monte-Carlo 2013 Crugnola ha lanciato una sorta di appello ai propri tifosi: ha chiesto infatti ai fans presenti sul percorso di comunicare via messaggio con il navigatore Ferrara le condizioni dei tratti cronometrati, in modo di poter decidere l’assetto e le gomme con il minor margine di errore possibile. «Quest’anno la gara è particolarmente lunga (465 km di speciale suddivisi in 18 speciali ndr), con prove molto distanti tra loro. Naturalmente avremo i nostri ricognitori a partire da Beppe Freguglia, che ha partecipato a sua volta da pilota al "Monte" in passato, però in questo modo potremo tenere sott’occhio la situazione fino a pochi secondi prima di lasciare i parchi assistenza. Non vogliamo lasciare nulla al caso».
Una frase che si adatta anche alla preparazione fisica, ormai indispensabile anche per gli sport del motore. «Ho proseguito con il mio programma che ha dato ottimi frutti lo scorso anno. Di fatto ho smesso di allenarmi in palestra solo ieri (mercoledì ndr), due giorni prima di partire per la Francia».

PER IL FUTURO – Insomma, alle indubbie qualità di guida Crugnola affianca una meticolosità nel preparare le gare da vero professionista; chissà quindi che il Monte-Carlo non possa lanciarlo definitivamente nell’Olimpo. Il varesino ci spera, perché nel 2013 la sua volontà sarebbe quella di disputare il Trofeo Citroen inserito nel Mondiale e dedicato solo a team privati. Un’esperienza per cui le qualità non mancano ma che necessità di un budget sostanzioso. «La speranza mia del Team Altered è quella di riuscire a iscriverci, altrimenti dovremo ridefinire il calendario. E comunque vada, mi piacerebbe tornare a correre il "Laghi": il rally di casa è sempre speciale e poi… devo difendere il titolo vinto lo scorso anno. Ma a quello ci penseremo più avanti: ora la testa è solo per il Monte-Carlo».

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Pubblicato il 10 Gennaio 2013
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