Daniel, studente con il sogno delle Olimpiadi

Dal suo primo incontro, Il diciottenne dedica gran parte della sua giornata al canottaggio, riuscendo a mantenere un buon rendimento scolastico. A scapito però...

Con la storia di Daniel, proseguiamo nel filone dedicato a ragazzi e giovani che si impegnano con passione. In questo articolo è uno studente, matteo Condello, che segnala il suo amico daniel, con un sogno nel cassetto.


Non si riesce sempre a parlare di giovani e quasi sempre ci si riduce a presentare casi negativi al limite della cronaca nera, per questo motivo proviamo a parlare dei nostri giovani , quelli "normali", con storie che potrebbero sembrare banali ma che in realtà contengono ciò che sono realmente, speranze e delusioni di vite semplici.

Come disse Celentano nella sua celebre canzone "ragazzo della via Gluck", questa è la storia di uno di noi… Ebbene si questa è la storia di Daniel Voelkening, un diciottenne con una vita simile a quella dei suoi coetanei. Tutti i giorni sveglia (troppo) presto, colazione veloce, doccia, e camminata fino a scuola. A questo punto scuola fino all’una (e a volte anche fino alle 4), per poi tornare a casa, con gli stessi mezzi, ma è proprio a questo punto che le cose cambiano rispetto alla grande moltitudine che torna a casa e accende subito il computer per oziare su facebook e youtube oppure si mette a giocare con la play station ( o altre console simili). 
Lui, infatti rispetto a gli altri, ha una cosa semplice, quella voglia di fare che caratterizza i fautori di grandi imprese, quella passione donata da Dio a una persona su un milione ( o donata a tutti ma che solo alcuni sanno sfruttare, dipende dai punti di vista) che gli permette di dedicarsi subito e con tutto se stesso al canottaggio, passione che coltiva fin da quando ne ha scoperto la bellezza, al primo anno di liceo.

Da quel momento che lui stesso definisce "magico", si allena ogni giorno dopo scuola per almeno due o tre ore e anche nel weekend, momento in cui si pensa un ragazzo debba rilassarsi per le fatiche della settimana, non cessa di allenarsi, principalmente sabato, sempre dalle due alle tre ore, per dedicarsi poi nella giornata di domenica (come del resto tutti i giorni dopo gli allenamenti) allo studio per prepararsi alla maturità che dovrà affrontare a fine anno scolastico. Infatti, malgrado tutto il tempo che utilizza per allenarsi e coltivare il suo sogno riesce comunque ad andare bene a scuola, con nessuna materia insufficiente ed una media che gli permette di stare tranquillo ( 7.00) per il futuro, e che è convito di poter alzare ancora da qui a fine anno.

Questa potremmo credere sia una vita fatta solo di "alti" senza "bassi"(ed in effetti un ragazzo alto 1.93 non si può certo definire basso) ma come tutti anche lui ha i suoi "momenti no", alcune volte quando si trova nella notte a studiare oppure quando deve rinunciare ad uscire con gli amici, ad andarsi a fare una partita di calcetto o più semplicemente al cinema per rilassarsi, quando è la fatica a prendere il sopravvento anche lui si chiede chi gliel’ha fatto fare di scegliere una vita così piuttosto che continuare la solita routine. In questi momenti ripensa a quando a scoperto il canottaggio e le emozioni che questo gli ha dato, ripensa al suo sogno e la fatica che fa per raggiungere il suo obbiettivo cambia volto diventando motivazione per continuare ad allenarsi, con la speranza di vincere qualche meeting per riuscire a farsi notare, diventare grande e poi chissà magari entrare in nazionale e "sempre se non è voler troppo andare alle olimpiadi e vincerle".



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Pubblicato il 29 Aprile 2013
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