Gli anziani non riconoscono i truffatori, tutti assolti

Il processo contro uno dei crimini più odiosi finisce con un nulla di fatto

La truffe più odiose, quelle che colpiscono i più deboli, gli anziani, gli ultraottantenni, presi in giro e derubati da una banda senza scrupoli. Succede tutti i giorni, ed era accaduto anche tra il 2008 e il 2009 a Varese e nei dintorni, 15 colpi in tutto, solo che il processo in corso al tribunale di Varese non è riuscito a dimostrare che erano davvero i 6 imputati alla sbarra, i responsabili dei reati contestati. Si trattava di 6 rom stanziali residenti in un campo a Vercelli, tre uomini e tre donne. Il gruppo di imputati è stato assolto perché nessuna delle vittime, chiamate a testimoniare, è stata in grado di riconoscere, oltre ogni ragionevole dubbio, i volti delle persone che li avevano truffati.  Il processo si è concluso con l’assoluzione per tutti. I trucchi contestati erano diversi: dai falsi funzionari di diversi enti pubblici, dall’Enel alla società che gestisce l’erogazione del metano, ai sedicenti controllori di banconote fasulle (che in realtà erano tutte autentiche) da sequestrare per la sicurezza del malcapitato di turno.
 

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Pubblicato il 03 Maggio 2013
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