Cameriere ferito, i colleghi nei guai

Il 23enne trovato sanguinante in via Cavallotti. Secondo i carabinieri l'ha colpito il coinquilino con una pistola fornita da un terzo abitante della casa. Sono tutti collaboratori dello stesso ristorante

L’unica cosa certa è che un noto ristorante di Luino, da ieri sera, è senza camerieri. I tre ragazzi che servono ai tavoli, infatti, sono impegnati con un grosso guaio: il primo è stato arrestato per tentato omicidio, il secondo è stato denunciato per aver fornito l’arma, il terzo è in ospedale con un colpo di pistola in pancia.

LA CASA DEI 3 CAMERIERI
Il ristorante non c’entra nulla, ma i colleghi -e coinquilini di via Cavallotti – l’hanno combinata grossa. In pratica, lunedì notte, il 35ennne Emilio Nuozzi (foto) ha sparato in casa almeno 4 colpi di pistola, uno dei quali ha raggiunto il collega 23enne Michael Lebail, e per poco non lo uccideva. Il giovane è stato operato, è ancora grave ma per fortuna dovrebbe cavarsela. I carabinieri sono entrati in quella casa alle 2 e 40 di martedì mattina, quando i vicini di casa segnalavano alla centrale operativa colpi di arma da fuoco. I militari facevano in tempo ad udire altri due colpi, dalla strada sottostante. Facevano irruzione nell’appartamento di via Cavallotti e scoprivano il ragazzo sanguinante sul divano che si tamponava la ferita al fianco sinistro: «Che cos’è successo?» chiedevano i carabinieri. «Mi hanno sparato in strada e sono corso in casa per ripararmi» affermava il ferito, mentre il 35enne annuiva. 

TROVATE LE PISTOLE
I carabinieri portavano in caserma Nuozzi e lo interrogavano per tutto il giorno, alla fine cambiava versione e si contraddiceva. Il pm Giulia Troina ordinava la perquisizione della casa. In camera diNuozzo, dietro a un mobile di vestiti, veniva trovata una pistola Beretta 7 e 65, rubata in una baita 

di Dumenza a una famiglia di Pioltello lo scorso marzo. In uno zaino, i militari trovavano anche un caricatore con 8 colpi e nel comodino una busta con 466 grammi di marijuana e 3 involucri con 11 
grammi totali di erba. Nella stanza del ferito venivano trovate altre dosi con due involucri. La perquisizione rivelava però un’altra verità. Nell’appartamento, chiusa a chiave, c’era anche la stanza di una terza persona, il 39enne Alessandro Prataviera, collega dei due, non presente in casa al momento. Nella sua stanza veniva trovata una borsa in pelle, guanti neri, 5 fotografie e una pistola calibro 45 Smith&Wesson con 4 colpi e un bossolo nel tamburo (l’arresto dell’uomo è stato convalidato, ma la procura lo ha scarcerato poichè non sussitono le esigenze cautelari). Secondo i carabinieri è stato il 39enne a fornire la Beretta rubata, a Nuozzo. Questi i fatti, ma non è per nulla chiaro il movente. Nuozzo pare abbia sparato quella stessa sera almeno 4 colpi di pistola sul lungolago di Luino. Tre camerieri e un mistero. 
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2013
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