Tre milioni per l’innovazione, la Regione investe sui brevetti
L'assessore alle attività produttive lombardo, Melazzini, ha annunciato lo stanziamento della cifra per valorizzare il capitale umano e il sostegno ai processi per l'ottenimentodi brevetti
Stimolare l’innovazione delle piccole e medie imprese, favorendo la partecipazione a programmi di ricerca e sviluppo europei, la valorizzazione del capitale umano e il sostegno ai processi per l’ottenimento dei brevetti. E’ questo l’obiettivo del bando ‘Voucher ricerca e innovazione e contributi per i processi di brevettazione – edizione 2013’, cui Regione Lombardia ha deciso di aderire stanziando 3 milioni di euro.
IN DUE ANNI CONCESSI 1.700 VOUCHER – L’iniziativa, approvata dalla Giunta lombarda su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, si svolge nell’ambito dell’Accordo di programma per la competitività, firmato nel 2010 con il Sistema camerale lombardo, che stanzia, a sua volta, 2.970.000 euro. La dotazione complessiva del bando è dunque di 5.970.000 euro. Tra il 2011 e il 2012 sono già stati concessi complessivamente circa 1.700 voucher e contributi, con un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro.
"Grazie a questa iniziativa – spiega Melazzini – molte piccole imprese, prive di competenze interne a causa dell’organico limitato, avranno la possibilità di fare studi e ricerche e di depositare brevetti perché riceveranno i fondi necessari ad acquistare consulenze dall’esterno. La ricerca e l’innovazione sono la chiave per superare la crisi e rilanciare la nostra economia. Ma, per fare in modo che la ricerca sia considerata sempre di più strumento essenziale di crescita e innovazione, è
necessario innanzitutto farla conoscere".
IL BANDO – Attraverso il bando vengono dunque messi a disposizione delle micro, piccole e medie imprese lombarde voucher a fondo perduto di diversa tipologie e importo
finalizzati a:
– avvicinare le imprese ai temi dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione, realizzando un sistema, in cui i diversi soggetti (imprese, università, centri di ricerca, istituzioni) partecipino attivamente alla realizzazione di processi innovativi, stimolando in particolare l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto;
– accompagnare le imprese alla partecipazione a programmi di ricerca, sviluppo e innovazione europei, promuovendo esperienze di successo attuate in altri paesi dell’Ue e favorendo la nascita e la crescita di reti di imprese;
– valorizzare il capitale umano, inserendo in azienda ricercatori o figure professionali esperte capaci di guidare l’azienda in percorsi complessi di innovazione e di internazionalizzazione;
– supportare le imprese a ottenere una rete informatica sicura;
– sostenere i processi volti all’ottenimento di brevetti/modelli europei/europei unitari/internazionali.
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