Dall’Uganda a Como per tornare sulle tracce di Giuseppe Ambrosoli

Suor Carmel Abwot, direttrice della St. Mary’s Midwifery School, scuola di Ostetricia di Kalongo (Uganda) fondata da padre Giuseppe Ambrosoli nel 1959, sarà a Como per visitare la terra d’origine del fondatore

Suor Carmel Abwot Suor Carmel Abwot, direttrice della St. Mary’s Midwifery School, la scuola di Ostetricia di Kalongo (nord Uganda) fondata da padre Giuseppe Ambrosoli nel 1959, dal 18 al 23 ottobre sarà a Como dove avrà la possibilità di visitare la terra d’origine di padre Giuseppe: Ronago, Cassina Rizzardi, Gironico e il lago di Como. L’agenda di suor Carmel sarà fitta di impegni: venerdì 18 ottobre incontrerà il vescovo di Como, monsignor Diego Coletti; sabato 19, alle ore 21, sarà presente alla veglia missionaria a Gironico; domenica 20 sarà invece ospite per tutta la giornata della Comunità di Cassina Rizzardi, che ha contribuito con una borsa di studio per una delle studentesse della St. Mary’s Midwifery School; e giovedì 22 ottobre sarà presente all’“Aiuta con Pic Day”, progetto che proprio quest’anno, con l’evento “Lights on Africa”, ha sostenuto il “parto sicuro” per le mamme di Kalongo.

Mercoledì 23 ottobre suor Carmel sarà invece l’ospite d’onore alla cena di beneficienza organizzata dalla Fondazione Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, a favore dell’ospedale e della scuola di Ostetricia di Kalongo, presso Villa d’Este a Cernobbio. Durante la serata sarà presentato un breve resoconto dell’operato della fondazione che quest’anno ha lavorato modo particolare su due temi molto sentiti, quello del ruolo della donna-madre e quello dell’istruzione come motore dello sviluppo e dell’affrancamento dalla povertà. Tema della serata sarà, infatti, “Africa: form-azione donna”. Durante il ricevimento, oltre a suor Carmel, interverranno la professoressa Maria Antonia Brovelli, prorettrice delegata al polo territoriale di Como del Politecnico di Milano e la dottoressa Mariella Enoc, vicepresidente della Fondazione Cariplo. Conduce la serata la giornalista televisiva Cristina Parodi.

Arrivata in Italia il 7 ottobre, dopo aver trascorso qualche giorno a Roma e in Vaticano, il tour di suor Carmel è proseguito a Milano e Verona. Nel capoluogo lombardo ha portato la sua testimonianza all’ospedale Luigi Sacco. A Verona, invece, ha potuto visitare la mostra “Da Como a Kalongo. Sulle orme di padre Giuseppe Ambrosoli” ospitata presso il Museo Africano mentre il 17 sarà alla Università Bocconi di Milano.

Sr. Carmel Abwot è direttrice e tutor alla St. Mary’s Midwifery School. Si laureata in Medical Education presso l’Università Medicine and Education in Galles ed è specializzata all’Università di Keele University (UK) con Master in Science in “Reproductive Health”. Lavora da 12 anni presso la St. Mary’s dove insegna Ostetricia, preparando le studentesse a lavorare nelle condizioni più estreme, promuovendo un approccio integrato per la salute delle madri e dei loro piccoli.

Dr. Ambrosoli Memorial Hospital e St. Mary’s Midwifery School Kalongo (Nord Uganda) L’ospedale, fondato nel 1957 da padre Giuseppe Ambrosoli, missionario comboniano e chirurgo, è una delle più importanti organizzazioni sanitarie ugandesi per numero di letti (302) e garantisce assistenza sanitaria qualificata a circa 40.000 persone l’anno: il 70% donne e bambini.
Dotato di 6 reparti – maternità, pediatria, medicina generale, chirurgia, tbc, aids – un poliambulatorio per pazienti esterni, un laboratorio di analisi e radiologia e 2 sale operatorie, da impiego oggi a 213 operatori. La Scuola di Ostetricia viene fondata nel 1959 da padre Ambrosoli per trovare una soluzione al grave problema della mortalità materno-infantile in Africa. Punta sulla formazione qualificata quale fattore primario per dare alle future generazioni la possibilità di un futuro autonomo anche in campo sanitario. Dalla sua nascita a oggi la St. Mary’s Midwifery School ha qualificato 1200 ostetriche. Oggi è considerata una struttura di eccellenza nella formazione medica specialistica e le sue ostetriche diplomate vengono richieste non solo nelle strutture ugandesi, ma anche in quelle di Tanzania, Kenia, Sudan, Congo e altri paesi dell’Africa sub sahariana.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2013
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