Il Trofeo Bruna Forte è della Unendo Yamamay

Battute per 3-1 le cinesi dello Zhejiang, le biancorosse si aggiudicano la coppa per il terzo anno consecutivo: Wolosz ai box per una botta alla mano, Buijs MVP della serata. 4000 euro devoluti in beneficenza.

L’eroe del settimo Trofeo Bruna Forte è senza dubbio Adriano Broglia, lo speaker costretto a districarsi tra nomi come Wang Huiming e Qui Yanan. Specchio dei tempi e di un PalaYamamay che per la prima volta ospita una sfida euroasiatica, quella con lo Zhejiang Kaiyuan, semifinalista del proprio campionato nella scorsa stagione. Le cinesi portano un tocco di folclore, regalano un grazioso inchino a inizio match e urlano come tenniste invasate, ma quando si ricordano di saper anche giocare a pallavolo (pur con le inevitabili ingenuità dovute alla giovane età) danno parecchio filo da torcere a Busto, soprattutto con l’interessante schiacciatrice Li, autrice di 30 punti. La Yama, dal canto suo, dopo una buona partenza pasticcia troppo, anche perché Petrucci non ha la velocità e l’imprevedibilità di una Wolosz infortunatasi all’ultimo, Angelina è in serata davvero fiacca in attacco e a muro – e infatti Parisi la sostituisce con Mingardi – e Arrighetti non è ancora quella che conosciamo. Di cose buone, a sprazzi, se ne vedono: un paio di missili di Buijs (MVP della serata), la buona vena di Garzaro e qualche difesa spettacolare di Leonardi tra queste. La Unendo Yamamay si porta a casa il trofeo per il terzo anno consecutivo e il 3-1 finale è il risultato giusto per quanto si è visto in campo; l’unico dato che preoccupa, se mai si può parlare di preoccupazioni in questo contesto, è il clima ancora troppo “amichevole” quando mancano ormai poco più di 10 giorni al debutto ufficiale.

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LA CORNICE – Si gioca, e questa è già una buona notizia. Il restauro a tempo di record della copertura del PalaYamamay danneggiata dalla tempesta ha permesso di raggiungere il vero obiettivo della serata: la raccolta di fondi a favore di tre associazioni benefiche, CAOS, Effatà e La Speranza. Anche se l’afflusso di pubblico non è straordinario (meno di 1000 spettatori), il bilancio finale parla comunque di 4000 euro destinati alla solidarietà: cifre che fanno sempre piacere.
Per il resto, era chiaro fin dall’inizio che la presenza di una squadra cinese a Busto Arsizio non sarebbe stata solo un’occasione sportiva: Unendo Energia e l’associazione no profit Italia Cina-Cultura e Impresa hanno infatti colto l’opportunità per invitare al PalaYamamay il console generale Guo Wen Wei e il suo vice Cheng Bao Xiang, che prima della gara hanno incontrato il sindaco Gigi Farioli.

LA PARTITA – Sorprese in positivo e in negativo per la Unendo Yamamay, fin dal riscaldamento: si rivede in campo Marika Bianchini, anche se il pieno recupero è ancora lontano, mentre non sveste nemmeno la tuta Joanna Wolosz, precauzionalmente ferma ai box per una botta alla mano rimediata nell’ultimo allenamento pre-gara (le radiografie non hanno evidenziato particolari lesioni). Nel sestetto titolare c’è quindi Petrucci in diagonale con Angelina, mentre al centro torna Garzaro in coppia con Arrighetti.
Lo Zheijang mostra subito più di una difficoltà in difesa e Buijs ne approfitta per dilagare: 4 punti dell’olandese per il 5-0 iniziale. Le cinesi prendono presto confidenza e ricuciscono fino all’8-7, ma ancora Buijs ristabilisce le distanze (11-7) e Marcon con due attacchi e un muro sigla l’allungo decisivo per il 19-12. Sempre il capitano mette a segno il 23-13 e Busto controlla con facilità fino alla chiusura.
La squadra cinese tenta una reazione nel secondo set, trascinata dalla schiacciatrice Li Jing, e Parisi deve chiamare time out sul 3-7; al rientro in campo però arriva l’immediato controbreak sulla battuta di Buijs. Li non molla e firma anche l’11-14, ma ancora una volta Busto recupera subito passando poi in vantaggio con Buijs (17-15). Dal 19-17 la battuta di Huiming Wang e troppi errori biancorossi portano diretti al 19-22; sul 22-24 la Yama annulla due set point, poi altri due con Marcon e Arrighetti (26-26), e alla fine chiude 28-26 con una palla sporca del capitano.

Il terzo set inizia come il precedente: 3-7 per lo Zhejiang e immediato time out di Parisi, che poi sostituisce una spenta Angelina con Mingardi, autrice del punto del 9-10. Le cinesi, però, stavolta non si lasciano scavalcare e anzi piazzano un altro break con la solita Li (10-15); la scatenata numero 8 firma anche il 13-18 e una distratta Yama incassa il 14-21 di Qui a muro prima di tentare una tardiva rimonta vanificata, ancora una volta, da Li.
Resta in campo Mingardi per il quarto set e con la sua battuta propizia il 5-2 in avvio; Buijs colpisce di potenza in attacco e al servizio per il 9-3. Lo Zheijang si riporta ancora sotto con il muro di Li (11-9), ma per fortuna dà un po’ di respiro alle bustocche con tre errori consecutivi (15-11); non basta ancora, perché Xiao Wang mura Marcon per il 18-17. Per dirimere definitivamente la questione serve la grinta di Marcon, che mette la firma sul parzialone del 24-18 prima dell’ultimo pallone sparato fuori da Li.

LE INTERVISTE – Costretta all’ultimo minuto a scendere in campo dall’infortunio di Wolosz, Alessandra Petrucci si è ben disimpegnata in campo: “Abbiamo fatto un po’ di fatica dopo un primo set che era sembrato facile, ma tutto sommato si sono viste delle buone cose. Credo che in queste amichevoli abbiamo dimostrato di essere davvero difficili da battere quando giochiamo al cento per cento”. Il problema sono sempre gli infortuni: “In allenamento ci danno una mano le giovani che si stanno impegnando davvero tanto, però pesa dover giocare senza un opposto di ruolo”. Francesca Marcon non è rimasta sorpresa dalle avversarie: “Le cinesi sono famose per il loro gioco veloce e spinto e infatti ci hanno messo in difficoltà, ma poi abbiamo trovato le contromisure giuste”. E Carlo Parisi vede il bicchiere mezzo pieno: “Dobbiamo ancora migliorare in alcuni fondamentali, soprattutto nell’attacco in primo tempo, ma speriamo che i nostri posti 4 mantengano sempre questa efficacia. Marika Bianchini sta tornando e presto potrà rendersi utile, anche se certamente ci metterà un po’ per recuperare pienamente”.

Unendo Yamamay Busto Arsizio-Zhejiang Kaiyuan 3-1 (25-15, 28-26, 19-25, 25-19)
Busto A.: Ortolani ne, Degradi, Garzaro 12, Bianchini ne, Michel ne, Leonardi (L), Marcon 19, Mingardi 2, Spirito 1, Angelina 1, Buijs 23, Arrighetti 11, Wolosz ne, Petrucci 6. All. Parisi.
Zhejiang: Zhao ne, X.Wang 4, Jiang (L), Luo 4, Li 30, Jing 7, Sun (L), Qui 11, Zhu ne, H.Wang 10, Bao 1. All. Wu.
Arbitri: Simbari e Andreoni.
Note: Spettatori 924. Busto: battute vincenti 7, battute sbagliate 6, attacco 36%, ricezione 53%-34%, muri 10, errori 18. Zhenjiang: battute vincenti 5, battute sbagliate 10, attacco 34%, ricezione 59%-39%, muri 6, errori 22.

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Pubblicato il 11 Ottobre 2013
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