Sottili: “Atteggiamento e spirito portano al successo”
Il tecnico del Varese ringrazia per i cori della curva e sulla partita ammette: "Non una grande prestazione, ma la grinta è stato il fattore determinante"
Il Varese torna alla vittoria contro il Crotone grazie ad una doppietta di Pavoletti, che mette in cascina l’ottavo e il nono gol in questo campionato. Una partita non brillante da parte dei biancorossi, ma cinica e decisa, con la giusta aggressività e l’atteggiamento che piace e riconcilia il pubblico, che a fine gara ha applaudito la squadra e l’allenatore. Proprio il mister Stefano Sottili in sala stampa ringrazia per i cori a favore, ma riguardo alla partita salva risultato e atteggiamento: «Il saluto della curva è stato molto bello e l’inchino non l’ho fatto a caso, ma è doveroso rispetto ad una tifoseria che dal primo giorno mi ha dimostrato tantissimo affetto, mi ha accolto come da nessun’altra parte mi era successo e il mio gesto è perché sono ancora in debito con loro, non avendo ancora dimostrato nulla e ricambiandoli lavorando ogni giorno e ottenere il massimo con questi ragazzi. Oggi non possiamo dire di aver giocato bene, l’atteggiamento è stato giusto, da Varese, ma la squadra era contratta e in alcune occasioni sembrava avesse paura di vincere, ma con l’andare dei minuti ci siamo sciolti e abbiamo fatto meglio. I nostri test fisici ci hanno dato responsi positivi per tutti i giocatori e quindi credo che sia questione di testa. Non credo sia un caso che a Bari abbiamo subito gli episodi e oggi sono stati a nostro favore, credo sia l’atteggiamento e lo spirito del gruppo a determinare gli episodi. Non avevo dubbi sulle risposte che oggi i ragazzi mi hanno dato. Neto è un fuoriclasse, ha grandi doti, ma che è in parabola discendente sotto l’aspetto fisico, ma molte volte siamo costretti a chiedergli di partecipare alla fase difensiva e questo lo porta ad un dispendio di energie che gli fa perdere lucidità in attacco. Forte è stato molto bravo e sta migliorando molto, non a caso è stato convocato nuovamente con l’Under 20. Un altro giocatore che uscirà dal vivaio del Varese, frutto del buon lavoro del settore giovanile. Daniele Corti oggi ha fatto la differenza parlando e mantenendo svegli i compagni di reparto, non una cosa da poco, soprattutto pensando alle partite precedenti».
Daniele Corti oggi ha giocato da difensore centrale con la fascia di capitano al braccio ed è stato autore di una prestazione sicuramente positiva: «Se oggi ho fatto bene è anche merito dei compagni. Stiamo cercando di venire fuori da un periodo difficile e una vittoria non ci fa uscire completamente, anzi, dobbiamo andare avanti e considerare questo un piccolo passo. Loro fino alla fine ci hanno creduto e sono venuti ad attaccarci; un atteggiamento che forse a noi è mancato in alcune partite. Posso dire che abbiamo fatto una buona partita, siamo sempre stati compatti e questo era importante e ce lo siamo ripetuti più volte prima della gara. Ci è mancata un po’ di lucidità in qualche frangente, ma oggi era importante ottenere i tre punti e lavoreremo ancora per migliorarci. Non saprei spiegare l’occasione del gol annullato, ero girato e non posso valutare. In tutti i rigori richiesti dal Crotone, posso invece assicurare che i loro attaccanti si sono buttati in tutte le occasioni».
Massimo Drago, allenatore del Crotone, se la prende con le decisioni del direttore di gara, reo secondo il tecnico calabrese, di aver sfavorito la sua squadra: «Obiettivamente oggi per la prima volta mi sono sentito impotente perché sono stati troppi i torti per la mia squadra e ho l’amaro in bocca. Tendo sempre a porgere la mano all’arbitro, ma oggi è stata una giornata storta e preferisco guardare avanti. Due minuti prima del rigore concesso al Varese c’è stato un fallo di mano di Laverone e poi l’intervento su Mazzotta, oltre al penalty inventato per i nostri avversari, il gol annullato. Per non essere espulso mi sono allontanato, poi quando sono rientrato l’arbitro mi ha cacciato. Noi abbiamo un’identità precisa, in casa e fuori e questo atteggiamento propositivo ci sta dando dei buoni frutti, soprattutto in trasferta. Il Varese ha grandi potenzialità e un giocatore, Pavoletti, che è da categoria superiore».
L’uomo del giorno è senza dubbio Leonardo Pavoletti, che ha deciso la gara con un’altra doppietta che ha permesso al Varese di tornare alla vittoria: «Mi sono ricordato di essere un attaccante e sono tornato al gol. Sul rigore ho guardato il portiere e, pur non essendo un grande rigorista, quel pallone dovevo calciare io e metterlo in rete. Fisicamente la settimana di riposo mi ha reso forse un po’ più debole, ma allo stesso tempo mentalmente ero più grintoso e più carico. Oggi era importante vincere, con le buone e con le cattive, così anche i giocatori più tecnici hanno badato più al concreto. Eravamo un po’ giù di testa e magari ripetendoci a Lanciano potremo ritornare a giocare bene; abbiamo molti margini di miglioramento. Luca Forte mi ha dato una grande partita. A Palermo aveva giocato da ragazzo, oggi da calciatore».
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