Maxi traffico di droga, sequestrati 6 quintali di marijuana

L'operazione ha portato alla denuncia di 36 persone. La droga sequestrata avrebbe fruttato agli spacciatori proventi per 10 milioni di Euro

Mercoledì 11 dicembre il Comando Provinciale di Como ha eseguito una vasta operazione di polizia giudiziaria a contrasto del traffico internazionale di stupefacenti, eseguendo ordinanze di custodia cautelare in carcere e perquisizioni in Lombardia e Puglia.
L’indagine è denominata “Garden 2013” ed è condotta dalle Fiamme Gialle di Olgiate Comasco.
L’operazione si è sviluppata nelle Province di Como, Milano e Barletta-Andria-Trani, portando complessivamente alla denuncia di 36 persone di cui 12 colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere e 10 arrestate in flagranza di reato; all’esecuzione di 43 perquisizioni; al sequestro di 600 chili di marijuana e in minor parte di hashish e cocaina, 5 veicoli, di materiale vario per il confezionamento della sostanza, e di denaro contante provento dell’attività illecita per circa 11 mila euro.

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È in corso la ricostruzione e l’individuazione del patrimonio realizzato con fondi di provenienza illecita, costituito da disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili. Parte dello stesso, per lo più formato da conti correnti, è già stato oggetto di provvedimenti di sequestro da parte dell’autorità giudiziaria per un valore di 140 mila euro.
La complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, ha permesso di smantellare il ramificato sodalizio, con base in Italia, dedito all’importazione, alla distribuzione, e allo spaccio in territorio nazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, destinati ad alimentare il mercato della droga delle Province di Como e Milano.
Gli elementi raccolti hanno consentito di ricostruire in maniera puntuale tutta la “filiera commerciale” del traffico, formata da 3 distinti livelli ma accomunati dall’univoca provenienza dello stupefacente: ossia quello più alto composto da un’intera famiglia di nazionalità albanese residente nell’Olgiatese, dedito all’approvvigionamento dai Balcani; uno intermedio composto da soggetti italo-albanesi, dediti all’acquisto e alla distribuzione, per proprio conto, di significativi quantitativi della stessa partita di marijuana; uno più basso, composto da soggetti di nazionalità italiana, autonomamente dedito all’acquisto e allo spaccio dello stupefacente.
Le organizzazioni controllavano, alimentavano e gestivano gran parte del mercato illecito della marijuana della zona comasca e di parte del capoluogo lombardo, forti dell’inesauribile fonte di approvvigionamento albanese, sempre rapida e disponibile, e della ramificata catena distributiva, costituita da giovani attratti dai facili e consistenti profitti ottenibili dalla stessa attività criminosa. Il vincolo familiare, soprattutto riferito all’anello più alto della catena, è risultato fondamentale per la creazione di un vero e proprio sistema operante su scala transnazionale, nel corso del quale veniva curato abilmente ogni dettaglio.

Evidenti sono risultati i punti strategici di riferimento in Albania e in territorio pugliese. Nello stato estero venivano organizzate ed eseguite tutte le spedizioni dei carichi di droga diretti in Italia, i quali sbarcavano nella vicina Puglia, in particolare nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Con la collaborazione di 3 soggetti, catturati residenti in loco dalla Compagnia di Trani, la marijuana veniva dapprima stoccata e poi trasportata con camper o con veicoli furgonati verso il territorio olgiatese, pronta per essere smistata e piazzata al dettaglio.
Il numero delle dosi ricavabili dall’imponente partita di marijuana sequestrata ammonterebbe a oltre 2 milioni che sul mercato avrebbero fruttato un guadagno oltre 10 milioni di Euro.
L’imponente spiegamento di forze, pari a 124 militari, 33 autoveicoli, 10 unità cinofile ed un mezzo aereo, dei Comandi Provinciali di Como, Milano, Varese, Bari e del Reparto Operativo Aereonavale di Como, ha interessato i comuni di Olgiate Comasco (CO), Parè (CO), Solbiate Comasco (CO), Lurate Caccivio (CO), Cantù (CO), Vertemate con Minoprio (CO), Ronago (CO), Appiano Gentile (CO), Binago (CO), Gironico (CO), Bizzarone (CO), Uggiate Trevano (CO), Valmorea (CO), Veniano (CO), Oltrona San Mamette (CO), Villa Guardia (CO), Faloppio (CO), Bisceglie (BT) e Milano, conferma l’impegno della Guardia di Finanza e la forte presenza sul territorio a tutela dell’intera collettività.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2013
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