Per “salvare” le Candie cresce un comitato

Continua la mobilitazione per fermare il progetto di una casa di riposo sul versante della collina boscosa affacciata sulla città. "Chiediamo al Comune di riaprire anche la via delle Candie"

Cresce la mobilitazione per fermare il progetto della casa di riposo sulla collina delle Candie, a Cassano Magnago: dopo le prime iniziative, ora nasce ufficialmente il Comitato Nord, che punta proprio a "salvare la collina delle Candie". A guidarlo ora c’è Andrea Coerezza, residente della zona che, come altri, si è mosso di fronte al nuovo progetto che toccherebbe le Candie: "C’è una grande preoccupazione di molti cassanesi, non solo quelli della zona a ridosso della collina, per il destino della zona. Preoccupazione per la cementificazione con questo grande ospedale, preoccupazioni sull’aspetto idrogeologico, sulla viabilità". Il progetto della Fondazione Maurizi prevede la realizzazione di un complesso con casa di riposo, spa e servizi vari, su una estensione di 30mila metri quadri, denuncia il neonato Comitato, affiancato anche da altre voci della società civile, già promotrici delle prime iniziative (nella foto in basso, la visita di qualche settimana fa). "Arrivano tante telefonate, dopo il primo ritrovo" continua Coerezza. "Inizia a nascere una maggiore coscienza del rispetto necessario per il verde e per l’ambiente: la collina delle Candie, una delle prime colline moreniche venendo dalle pianure, è uno degli ultimi baluardi". Il neonato Comitato denuncia tra l’altro che "l’aspetto idrogeologico non è mai stato preso in considerazione, con il torrente Valpozzolo che il 26 dicembre è straripato, figuriamoci cosa accadrebbe se ci fosse un complesso di cemento sulla collina". Il messaggio, però, non è solo legato alle preoccupazioni, ma anche alla ricchezza dell’area, "un patrimonio, un polmone verde per la città". Una parte di Cassano che certo è nota a molti (non solo a Cassano, vista la presenza sulla "cima" anche di una storica villa aperta al pubblico) ma che proprio grazie alla mobilitazione potrebbe essere riscoperta e meglio tutelata: "Chiediamo al Comune anche l’immediata riapertura di via delle Candie, chiusa in parte da oltre un decennio" dice Coerezza. "Lungo l’Olona la creazione di passaggi accanto al fiume ha consentito alle persone di riappropriarsi del corso d’acqua, le ha rese consapevoli, attive e vigili anche di fronte all’inquinamento". Lungo l’Olona la mobilitazione e le segnalazioni dei cittadini hanno consentito il contrasto alle aziende inquinanti, ma hanno portato il tema – dopo decenni – all’attenzione della politica, fino in Regione a Milano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2014
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