Bossi e Madrid, l’11 marzo di 10 anni fa

Due giganteschi fatti di cronaca che scombussolarono quel giovedì mattina del 2004

umberto bossiSono passati dieci anni da quell’undici marzo 2004. Quella mattina ci svegliammo sotto una feroce nevicata, uno di quei duri colpi di coda dell’inverno che quando arriva prende tutti alla sprovvista. Tantissimi i pendolari preoccupati in quei frangenti: con quella neve avrebbero fatto tardi al lavoro.
Ma ai tanti autisti alle prese con le strade bianche si sommarno anche i pensieri dell’equipaggio della Croce Rossa Italiana di servizio a Cittiglio quando il telefono squillò.
Il 118 di Varese passò in quei minuti una chiamata di intervento per la via Verbano a Gemonio:  tra i soccorritori ci fu chi subito capì: uno degli autisti era proprio del paese d’adozione del Senatùr. Dopo poco la conferma: Umberto Bossi, segretario della Lega Nord aveva avuto un malore: i lampeggianti si notano a fatica fra la bufera di neve; il mezzo raggiunge il posto, vengono praticate le prime manovre che salvano la vita ad uno degli uomini politici più potenti d’Italia: dapprima Bossi viene ricoverato al pronto soccorso di Cittiglio, poi stabilizzato e da lì trasportato al Circolo di Varese.
Neppure il tempo di capire cos’era successo che un’altra notizia sconvolse questa volta il mondo intero: in Spagna scoppiano treni carichi di persone, operai e impiegati che stanno andando al lavoro. Nei primi fotogrammi trasmessi dalle televisioni spagnole le tremende immagini degli attentati di Madrid: treni in fiamme, gente a piedi sui binari, feriti che cercano la salvezza, vigili del fuoco che prestano i soccorsi. attentato madrid
Le prime dichiarazioni del premier Aznarnon lasciavano dubbi sulla matrice degli attentatori: era stata l’Eta ad ammazzare 191 persone. Poi, a mano a mano che le indagini presero piede, le prove portarono alla matrice islamica: ad operare furono cellule terroriste jihadiste.
Dopo 10 anni le cose sono cambiate, e parecchio: Bossi non è più alla guida della Lega Nord e il venire meno delle forze del leader ha concorso alla lunga a cambiare il partito, mangiato dalle correnti interne e dagli scandali giudiziari. La Spagna, solo tre giorni dopo quel terribile giovedì mattina cambiò la guida dell’esecutivo, inaugurando la stagione Zapatero: un governo di centrosinistra che rimarrà in carica fino al 2011.
Oggi a fare paura non sono più le bombe del terrorismo islamico, ma la crisi economica che morde le speranze delle nuove generazioni: entrambi i paesi stanno attraversando il lungo tragitto per sperare di uscire dai guai dell’economia che non cresce e del lavoro che non c’è.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Marzo 2014
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