Confronto a quattro a Cardano, Movimento 5 Stelle non si presenta
Corretto ed equilibrato l'incontro di venerdì sera fra i quattro candidati organizzato dalle associazioni. Nessun colpo di scena fra attacchi alla maggioranza e promesse elettorali
Un confronto corretto, abbastanza equilibrato e senza colpi di scena se non all’inizio. Il pubblico della sala Pertini venerdì sera ha potuto infatto ascoltare solo quattro dei cinque candidati alle elezioni amministrative del 25 maggio a Cardano al Campo. Stefano Crocetti di Movimento 5 Stelle non si è infatti presentato e ha inviato all’organizzatore Paolo Milano una mail in cui spiegava le sue ragioni. "A seguito riunione comunichiamo di non aderire al vostro invitio. Vi ringraziamo per l’iniziativa e la disponibilità ma daremo prova ai cittadini del nostro impegno ascoltandoli nelle strade, nelle vie e nelle piazze. Alle associazioni presenti possiamo dire che dati alla mani e risultati analizzati i virtuosi, come in ogni ambito, verranno premiati". Un’assenza che sul finale della serata ha raccolto anche qualche protesta dal pubblico.
Al di là di questa nota, il confronto si è svolto secondo un copione classico per queste iniziative. Se dobbiamo considerare l’applausometro, il "vincitore" è Giacomo Iametti di Cardano Rinasce, puntuale nel contestare, dopo due anni di opposizione, l’operato del’attuale maggiornaza (e di quelle passate). Altrettanto preciso Angelo Bellora, candidato di Cardano Vive nello spiegare e a volte difendere scelte fatte dalle precendenti amministrazioni, sia di quelle di cui ha fatto parte direttamente che dell’attuale. Laura Clerici di Cardanoincomune ha confermato il suo stile pacato e più proiettato a un’idea di città e di società che non alle, a volte fin troppo picole, polemiche della campagna elettorale. Movimento Italia Nazione – rappresentato dal candidato Fazio Zanin impossibilitato a parlare e quindi affiancato da un "portavoce" Giuseppe Oliva – ha puntato l’attenzione soprattutto sull’utilizzo dei soldi pubblici e sulla piazza Falcone e Borsellino, loro primo cavallo di battaglia.
Le associazioni che hanno posto le domande su alcuni macrotemi (Malpensa, le donne, gli anziani, disabilità, casa Paolo VI, consiglio comunale itinerante) tornano a casa con risposte alle loro domande. I cittadini fra il pubblico con un’idea forse più chiara delle diverse impostazioni dei candidati. Le promesse elettorali si sono sprecate così come gli impegni dei "primi giorni da sindaco", resta sempre un punto di domanda sulle risorse necessarie per realizzare tutto. Ma programmi e promesse alla mano, ne riparleremo dopo il 26 maggio.
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