“La memoria corta di certa politica”

Il Nuoto Club Gallarate risponde nuovamente a Germano Dall’Igna in merito all’ennesimo Question Time presentato da FI sulla vicenda della piscina

Riceviamo e pubblichiamo

Allibiti: così si dicono i dirigenti del Nuoto Club Gallarate di fronte all’ennesima, approssimativa ricostruzione dei fatti raccontata ai giornali dal partito guidato da Dall’Igna. Forse hanno dimenticato come sono andate le cose quando al governo della Città c’erano loro…Bene: rinfreschiamo loro la memoria.

Il Nuoto Club Gallarate nasce nel 1971, quando ancora a Gallarate la piscina era semplicemente un progetto.
Dal giorno in cui ha potuto affittare spazi acqua nella struttura cittadina (1975), si è sempre mantenuta con le proprie forze, grazie ad una piccola scuola nuoto (2 pomeriggi alla settimana) ed alla squadra agonistica. Tutto è proseguito più o meno bene (perché le lotte “politiche” ci sono sempre state….e l’oggetto del contendere erano proprio i corsi privati del Nuoto Club) fino alla stagione 2003-2004, quando AMSC ha improvvisamente più che raddoppiato il prezzo delle corsie destinate proprio alla scuola nuoto (passando da €16.693,90 a €30.000,00 per toccare poi i €43.200 nella stagione 2008-2009!).
La crisi è partita da qui, perché all’aumento dei costi non è stato possibile far seguire un aumento degli iscritti (lo spazio acqua a nostra disposizione è sempre rimasto invariato): da questo momento in avanti, il sodalizio del Presidente Temporiti, ha cominciato a produrre uno sbilancio di circa 20.000 euro/anno e, per questa ragione, per la prima volta nella sua storia ha chiesto aiuto al Comune. Gli allora dirigenti (Sindaco Mucci, Vice Sindaco Caravati, Ass. allo Sport Sparacia), di comune accordo con i vertici AMSC (Nino Caianiello in primis), riconoscendo il grande lavoro svolto dal Nuoto Club fino a quel momento e il valore sociale dell’attività sportiva, decisero di dare una mano alla società, erogando un contributo annuale volto a colmare il buco di bilancio. Ecco qui i “famosi” contributi di cui parla e che, per dovere di cronaca hanno ammontato ad un totale di 60.000 euro (20.000 euro all’anno per le stagioni 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009). Nel 2009, però, la svolta: il Comune comunica al Nuoto Club che non sarebbe più stato possibile continuare ad erogare il contributo e che occorreva arrivare ad una soluzione definitiva che preservasse i conti comunali e le attività della società sportiva. Viene proposto il famoso “Protocollo d’Intesa” che, almeno sulla carta, avrebbe davvero potuto salvare “capra e cavoli” e rilanciare tutta l’attività natatoria a Gallarate. Le trattative per arrivare alla firma sono state lunghe e faticose e più di una volta i dirigenti del Nuoto Club si sono sentiti rivolgere dall’allora Presidente di AMSC le parole “Voi dateci la scuola nuoto, e noi vi facciamo nuotare l’agonistica gratis!”. Proprio quello, dunque, che ora FI bolla come “troppo facile”, suggerendo agli attuali dirigenti una soluzione che, naturalmente, sarebbe stata accolta con grande favore dalla società sportiva. Nel Protocollo, però, si parlava di cessione della scuola nuoto a fronte di un “adeguato contributo per sostenere l’attività agonistica”, nonché di una collaborazione tecnica per la gestione della scuola nuoto. Quel che è successo dopo la firma, ormai è storia nota a tutti (forse non a Dall’Igna): nessun contributo (se non la promessa ad opera di Caravati di Euro 5.000 all’anno!!!), nessuna collaborazione tecnica, nessuno sconto ma, in compenso, un’ingiunzione di pagamento!!!!
In questi anni abbiamo (diversamente da FI) raccolto in un faldone TUTTE le comunicazioni intercorse tra noi e il Comune e tra noi ed AMSC. Il tutto è oggi a completa disposizione di chiunque abbia voglia di approfondire la cosa. Questa volta vogliamo andare fino in fondo, perché siamo assolutamente stufi di leggere falsità e manipolazioni della verità.

Un’ultima cosa: nel loro comunicato, gli attivisti di FI sottolineano nuovamente il discorso del “procurare reddito”, virgolettando quanto da noi scritto in precedenza. Il “reddito” di cui si parla sarebbe l’unico modo per ripianare il debito che abbiamo nei confronti di AMSC: il Nuoto Club Gallarate è un’Associazione Sportiva Dilettantistica senza fini di lucro. Non ha capitali nascosti sotto il materasso dei propri dirigenti (TUTTI VOLONTARI!) e gli agonisti pagano una retta molto elevata per poter svolgere attività, ma in nessun modo sufficiente a coprire i costi di affitto dello spazio acqua (parliamo di circa 24,00 euro all’ora per corsia….). Da sempre, e questo vale per tutti gli sport, l’agonismo è finanziato dall’attività di base. Se questa non esiste, l’agonismo muore.

A voi le conclusioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Giugno 2014
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