Rito abbreviato per Pegoraro ma il giudice vuole altre due perizie

In aula l'uomo accusato di aver ucciso il sindaco di Cardano al Campo Laura Prati e di aver tentato di uccidere il suo vice. Il Gup ha chiesto due perizie: una psichiatrica e una per capire se c'è un nesso tra spari e morte per aneurisma

E’ arrivato davanti al Giudice per l’udienza preliminare Alessandro Chionna il fascicolo con la richiesta di rinvio a giudizio per Giuseppe Pegoraro, accusato di aver ucciso il sindaco di Cardano al Campo Laura Prati e di aver tentato di uccidere il vice-sindaco Costantino Iametti e due poliziotti intervenuti per fermarlo. Pegoraro fece irruzione nell’ufficio del sindaco la mattina del 2 luglio 2013, armato fino ai denti, per mettere in atto la sua folle vendetta contro quelli che considerava i suoi nemici. Sospeso dal servizio per una vicenda giudiziaria finita con una condanna per truffa riuscì a mettere in atto, fortunatamente e grazie all’intervento massivo di forze dell’ordine, solo una parte del suo folle piano. L’udienza si è svolta nel primo pomeriggio di oggi, martedì, alla presenza dello stesso Iametti, del marito di Laura Prati, del figlio e di altre parti offese come, ad esempio, il segretario provinciale della Cgil (che all’epoca dei fatti era il segretario dello Spi) Umberto Colombo e il segretario dello Spi cittadino. 

LEGGI ANCHE: LA SPARATORIA  – IL PROFILOL’ARRESTOLA MORTE
I FUNERALI

(Nella foto Costantino Iametti, gravemente ferito il giorno dell’assalto di Pegoraro)

Il giudice ha accolto la richiesta della difesa di Pegoraro, rappresentata da Maria Grazia Senaldi, concendendo il rito abbreviato condizionato a due perizie super partes, una di tipo psichiatrico per stabilire la capacità di intendere e di volere dell’uomo e l’altra per stabilire il nesso causale tra l’aneurisma cerebrale che ha portato alla morte della sindaca, la rottura della pica e la caduta in seguito agli spari all’addome. Per questo il giudice ha stabilito il conferimento dell’incarico il prossimo 1 luglio in una nuova udienza. Da quel momento si dovranno attendere almeno 60 giorni per gli esiti prima che di proseguire il processo. Il Gup ha anche accolto le richieste di costituzione di parte civile della famiglia di Laura Prati, rappresentata dall’avvocato Cesare Cicorella, dello Spi Cgil (la cui sede cardanese venne assaltata da Pegoraro con fucile a pompa spianato e molotov) e dei due poliziotti feriti. Ha rinunciato alla costituzione l’ex-vicesindaco Iametti mentre non si è presentato nessuno del Comune di Cardano al Campo che, dunque, per ora non si è costituito.

CLICCA SULLA FOTO PER GUARDARE LE IMMAGINI DI QUEL GIORNO

GUARDA LE FOTO DI LAURA PRATI
Giuseppe Pegoraro era presente in aula e ha seguito tutta l’udienza. Per evitare i flash dei fotografi è stata cambiata l’aula dell’udienza, su richiesta della difesa, ed è stato fatto entrare da un passaggio interno che collega le aule ai sotterranei. Al termine dell’udienza il legale di Pegoraro si è detto soddisfatto dell’accoglimento delle richieste: «La consulenza, anche se solo parziale e basata sugli atti, del nostro perito mette in discussione quella presentata dalla difesa. Crediamo inoltre che non vi sia il nesso eziologico tra la morte della povera Laura Prati, a seguito di aneurisma, e i colpi sparati dal Pegoraro». Al contrario l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, ha depositato le proprie perizie: quella psichiatrica stabilisce che Pegoraro, quel giorno, era pienamente capace di intendere e di volere mentre quella medico-legale stabilisce che la caduta all’indietro del sindaco e il conseguente colpo al capo che ha generato la rottura della pica (l’arteria cerebellare postero inferiore), siano dovuti agli spari all’addome procenienti dalla pistola impugnata dall’ex-vigile urbano.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 17 Giugno 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.