Verso il marchio Igp per l’asparago di Cantello

Il prossimo 12 giugno è in programma la visita della commissione ministeriale che verificherà l'esistenza dei requisiti previsti per ottenere il marchio europeo di "origine protetta"

Dopo la conquista, nel 2012, della "De.Co" (denominazione comunale di origine) l’asparago bianco di Cantello si lancia deciso verso un obiettivo ben più ambizioso, ovvero il riconoscimento a livello comunitario dell’Igp (indicazione di origine protetta).
«Mancano meno di dieci giorni all’incontro sul territorio con la commissione ministeriale – spiegano Fernando Fiori e Francesco Renzoni, presidente e direttore di Coldiretti Varese – Si tratta della la riunione di pubblico accertamento, che si terrà giovedì 12 giugno alle 10,30 alla Sala Consiliare del Comune di Cantello. Scopo dell’evento è permettere al Ministero di verificare la rispondenza del disciplinare di produzione proposto ai metodi leali e costanti previsti dal Regolamento (UE) n. 1151/2012. La riunione sarà condotta da due funzionari ministeriali, affiancati anche da due funzionari regionale della DG Agricoltura, che daranno lettura del disciplinare di produzione e acquisiranno eventuali osservazioni dei partecipanti».

Le prime notizie ufficiali sulla coltivazione degli asparagi a Cantello emergono da alcuni archivi parrocchiali del 1831: gli asparagi vennero messi all’asta dal parroco per sopperire alle spese ecclesiastiche. Nel 1863 alcuni abitanti di Cantello andarono a Roma per far visita al Papa e come omaggio portarono dei mazzi di asparago, divenuti fonte di reddito, ma anche un simbolo di Cantello: la varietà coltivata è la "Precoce di Argenteuil" e relativi ibridi: i turioni devono essere completamente bianchi o con la punta leggermente rosata.
La raccolta dell’ortaggio ipogeo inizia a marzo e si protrae fino al mese di giugno: viene effettuata manualmente, con l’ausilio di un attrezzo denominato sgorbia, formato da un manico di legno e da un’asta di metallo che permette di tagliare nettamente i turioni.

L’asparago è un prodotto che entra in diversi piatti della tradizione italiana e lombarda: il 60 per cento dei 7 mila ettari a livello nazionale viene coltivato nel Nord, fra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ogni anno si raccolgono quasi 900 mila asparagi di Cantello con i quali si potrebbero preparare oltre 200 mila piatti di risotto. Ma sono molte le specialità gastronomiche che vedono protagonista l’asparago bianco: una delle più insolite – ma da provare, perchè è buonissimo! – è sicuramente il gelato.

«Per Cantello, l’asparago è un’importante istituzione gastronomica, che vive grazie all’impegno e al lavoro degli imprenditori agricoli – oggi riuniti in un’apposita associazione di produttori – che ne continuano ancor oggi la coltivazione: si tratta di uno dei vanti dell’ampio paniere enogastronomico della provincia prealpina, insieme al Miele Varesino (che da poco ha conquistato la Dop, denominazione di origine protetta), al salame prealpino e agli altri prodotti della norcineria nostrana, ai formaggi, all’ortofrutta e ad altre specialità ‘di nicchia’ come il vino Ronchi Varesini, la Formaggella del Luinese o le pesche sciroppate di Monate. E l’elenco potrebbe continuare ancora…».
Ogni anno, l’asparago di Cantello è celebrato dall’omonima sagra che, oltre a degustazioni ed eventi gastronomici, offre occasioni di approfondimento culturale e didattico, tutti dedicati alla scoperta della cultura, della storia e delle tecniche di produzione dell’asparago.

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Pubblicato il 04 Giugno 2014
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