Addio a Guglielmo Mozzoni, l’uomo della città ideale
Architetto d’avanguardia e intellettuale eclettico, si è spento a 99 anni nella sua residenza Varesina
Architetto, partigiano, conte, milanese, varesino, cittadino del mondo, filosofo, amante della democrazia.
Era tutto questo Guglielmo Mozzoni, spentosi ieri nella sua residenza milanese di corso Venezia all’età di 99 anni. Il “conte Mozzoni”, così era conosciuto a Varese, viveva anche nella sua casa di Biumo, storico ed elegante quartiere varesino, nella casa che fu di suo padre.
La figura di Mozzoni ha attraversato tutto il Secolo breve per raccogliere passioni e intelligenze per l’Uomo e il suo modo di essere, che egli sublimava nell’architettura, per la quale nel 1999 vinse il primo Premio Nazionale di Architettura "Trevi Flash Art Museum" con il progetto: "Arco Rovescio – uovo di Colombo per salvare la Torre di Pisa".
Molto prima, nel 1963 progettò la Ca’ del Quacc a Bereguardo, maestoso esempio di casa su palafitta; l’anno successivo progetta l’insediamento di Villasimius. Nel 1965 è la volta, sulla Costa d’Oro, nei pressi di Istanbul, della progettazione di una casa di stile Vittoriano.
Il 25 aprile 1970 è invitato dalla regina Elisabetta II alla Corte d’Inghilterra a rappresentare l’Italia nella ricorrenza del venticinquesimo anniversario della Liberazione.
Personaggio eclettico, partecipò alla Resistenza come ufficiale di collegamento. Nel 1945 iniziò la carriera di architetto, aprendo uno studio a Milano e a Varese insieme al collega Luigi Ghidini.
Sposò, il 2 giugno 1965, Giulia Maria Crespi fondatrice del FAI.
Ha raccontato parte della sua vita militare e d’architetto nei due libri “La vera storia del tenente Mozzoni” (Arterigere 2010) e “L’architetto Mozzoni e i mulini a vento” (Electa).
Ha inoltre scritto i libri “Vita da Cani” (Scheiwiller 1992, Arterigere 2010) e “La Città Ideale”.
Nel 2000 costituisce l’Associazione "La Città Ideale" dove assieme si fondano Democrazia Telematica e urbanistica avveniristica. Nello stesso anno riceve il Premio Rotary International "Paul Harris".
“Cordoglio e vicinanza mia e di tutta la Giunta di Milano a Giulia Maria Crespi, fondatrice del Fai, per la scomparsa del marito, l’architetto Guglielmo Mozzoni – ha affermato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. L’architetto Mozzoni è stato un grande protagonista nelle proposte per un’urbanistica moderna, affrontandole in sintonia con il contesto ambientale, la sostenibilità e le tematiche sociali. Vorrei ricordare Guglielmo Mozzoni anche per il suo impegno durante la Resistenza, quando dopo l’8 settembre diventò ufficiale di collegamento tra gli alleati e il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. In un suo scritto poi, Mozzoni celebra il suo amore per Milano, ricordando quando fu lanciato con il paracadute proprio nel giorno della Liberazione e la prima cosa che vide fu la Madonnina”.
I funerali si svolgeranno domani alle 14.15 alla chiesa di San Giorgio.
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