Bettinelli: “Nel Varese vedo solo luci”
Il mister biancorosso elogia i suoi uomini e l'atteggiamento tenuto in campo: « Ho visto una squadra propositiva, determinata e sempre alta. Quest'anno il Varese sarà sempre così»
Grinta e saggezza non sempre viaggiano in coppia nel calcio, ma quando accade gli effetti sono immediatamente visibili in campo e nel dopopartita, soprattutto nei toni e nelle parole dei protagonisti, a cominciare da quelle pronunciate dal mister Stefano Bettinelli. «Oggi ho visto una squadra con un atteggiamento propositivo, determinata e sempre alta. Quest’anno il Varese sarà sempre così, l’ultimo quarto d’ora, dunque, non conta perché abbiamo giocato animati solo dalla forza di volontà. La partita con il Parma non è stata preparata, ma è stata giocata come tutte le altre, cioè per vincerla perché per me non ci sono partire amichevoli e finali, ma ciascuna rappresenta un esame e quindi va giocata con il coltello tra i denti. In questa partita vedo solo luci e nessuna ombra. So come i ragazzi si allenano in settimana e so come lavorano, oggi hanno dato tutto. Se io avessi vinto 5 a 2 il mio giudizio non sarebbe differente dalla mia analisi della sconfitta, ciò che fa la differenza è come si sta in campo». Sull’espulsione per proteste di Borghese, avvenuta nel finale di gara, Bettinelli è perentorio: «Martino ha sbagliato e se l’arbitro l’ha espulso vuol dire che aveva ragione. Io ho due regole: non lamentarsi mai e rialzarsi subito quando si cade».
Lele Ambrosetti, direttore sportivo del Varese, dice che non ci sono novità di mercato, soprattutto per Rea che interessa al Carpi. «Angelo non ha giocato perché aveva un problema muscolare e se sta bene domenica giocherà in Coppa Italia. C’è invece un interessamento dell’Ascoli per Cristiano Rossi. Sulla espulsiome di Martino (Borghese ndr) mi aspetto un comportamento adeguato dai giocatori».
Antonio Bastianoni, che ha quasi neutralizzato un rigore, nonostante i 5 gol subiti ribadisce un concetto condiviso dallo staff tecnico. «Per ottanta minuti siamo stati in partita – dice il portiere del Varese – non meritavamo né un passivo così pesante né di perdere. Contro grandi campioni la punizione arriva perché si fa sentire anche il carico di lavoro, ma possiamo essere orgogliosi della nostra partita. Il primo rigore c’era, il secondo non lo so, e in ogni caso bisogna rispettare la decisione dell’arbitro. Il mister è stato bravissimo a portare tranquillità nella nostra testa e la mentalità di giocare ogni partita come una finale, qualunque sia l’avversario».
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