Black out Varese, a Vercelli perde 4-0

L'espulsione ingiusta di Bastianoni e il successivo rigore spianano la strada ai padroni di casa che approfittano di una giornata nera della squadra di Bettinelli. Martedì si gioca di nuovo: biancorossi a Livorno

Dal nostro inviato – Seconda trasferta e secondo poker di reti al passivo per il Varese, che lontano da Masnago resta al palo e, anzi, torna a casa con un risultato molto pesante. Un match segnato in modo indelebile da un episodio, l’espulsione di Bastianoni con rigore per la Pro Vercelli (probabilmente decisioni ingiuste), ma che poi i padroni di casa hanno legittimato con una prova ben più gagliarda di quella biancorossa. A voler fare un paragone, a tratti è sembrato di vedere una partita di rugby, di quelle in cui la squadra più forte continua a fare gioco nonostante il netto vantaggio e lo “zero” nella casella avversaria. E se un rigore dubbissimo ha indirizzato la partita, il secondo – regalato da un fallo ingenuo – l’ha anche chiusa perché nella ripresa la squadra di Bettinelli non ha in pratica mai tirato in porta restando in balìa della velocità dei bianchi.
Con l’uomo in meno il Varese non ha più potuto reagire, anche perché il pressing di Bettinelli senza una pedina è destinato ad essere una coperta troppo corta. E se gli esterni – oggi Cristiano è il primo a finire sul banco degli imputati – non danno contributo, tutto diventa più complicato. Ma di giocatori da salvare, a Vercelli, ce ne sono pochi e la faccia terrea del presidente Laurenza al fischio finale è forse l’emblema più nitido del pomeriggio in terra piemontese. Di buono c’è che martedì si rigioca, a Livorno, in serale: il Varese si ritroverà già domenica mattina per lavorare e scacciare dalla testa la prova del “Piola”.

COLPO D’OCCHIO – Il sole fa capolino prima della partita e regala al pubblico una giornata piuttosto calda nel vetusto (ma ben sistemato) “catino” del Silvio Piola. Da Varese ci sono circa duecento tifosi a sostenere la squadra di Bettinelli, per la prima volta allenatore “titolare” dopo l’ammissione al corso di Coverciano.

CALCIO D’INIZIO – Una variazione per parte rispetto alle previsioni della vigilia. Bettinelli sceglie infatti Luigi Falcone per sostituire Zecchin a destra, davanti a Fiamozzi, tenendo in panchina il giovanissimo Scapinello. Forte, che aveva giocato uno scampolo di partita con il Lanciano, resta invece in tribuna. Sul fronte opposto invece Scazzola dà un turno di riposo a Matute e nel suo 4-3-3 inserisce Castiglia in mediana. Nel tridente c’è il fresco ex Di Roberto, mentre i varesotti Ferri e Beretta si trovano in panchina.

IL PRIMO TEMPO – Uno sprazzo di buon Varese dura però pochi minuti, perché gli uomini di Scazzola cominciano a macinare gioco e prendere le contromisure al pressing ordinato da Bettinelli fin dagli attaccanti. Dopo un quarto d’ora, e una bella parata di istinto di Bastianoni però, il match prende una piega decisamente sfavorevole: un passaggio filtrante di Di Roberto coglie impreparata la difesa e lancia in porta Marchi. Bastianoni, in uscita, pare arrivare con la mano sulla palla che l’attaccante si allunga leggermente ma l’arbitro indica il dischetto e sventola il rosso, decisioni probabilmente sbagliate e allo stesso tempo decisive. In porta va La Gorga, all’esordio (fuori Falcone) che per poco non arriva sul tiro teso dello stesso Marchi, che segna con l’aiuto del palo.
A questo punto però, servirebbe un Varese più da battaglia che mai per ribaltare la situazione, ma i tanti errori in impostazione e una difesa non proprio salda consentono ai vercellesi di non rischiare mai. Tra l’altro, Bettinelli deve spendere un secondo cambio perché Blasi non è al meglio; al suo posto Barberis che prova una punizione di poco alta. Servirebbe, al Varese, andare almeno al riposo senza altri scossoni (Ronaldo fa gridare al gol su punizione al 35′, palla fuori per qualche centimetro) e invece, in extremis, ecco il raddoppio di nuovo su rigore. Questa volta però nessuno contesta Abbattista: fallo ingenuo di Corti sugli sviluppi di un corner, e tocca proprio a Di Roberto firmare il gol dell’ex.

LA RIPRESA – Al rientro in campo il Varese guadagna subito il primo calcio d’angolo della propria partita, ma al 5′ è ancora lo score vercellese a essere aggiornato. Il gol è ancora di Marchi che raccoglie una respinta corta di La Gorga su un siluro da fuori dell’ottimo Ronaldo: tap in vincente e gara già in archivio. Bettinelli toglie anche Petkovic (era andato a fare l’esterno) per provare – è la prima volta – Capezzi in mezzo al campo, con l’ex fiorentino che per lo meno prova a far correre il pallone. Ma la porta di Russo non è mai a rischio, anche se Neto qualche volta prova a staccare mezza difesa da solo. Si gioca però quasi sempre nella metà campo difesa dal Varese, con La Gorga comunque abile in un paio di occasioni a sventare il 4-0. Che poi arriva a pochi minuti dalla fine, sull’ennesima azione in cui la difesa viene presa d’infilata: questa volta tocca a Germano, rapido a fuggire a sinistra, trovare gloria con un tiro che batte l’uscita disperata di La Gorga. Finisce così, senza sussulti e senza neppure minuti di recupero, da tanto che il match è segnato.

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Pubblicato il 20 Settembre 2014
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