Elena Mazzucchelli lascia il Pd
L'assessora ha restituito la tessera: "Non condivido più le posizioni del partito, anche sulle larghe intese in provincia". Rimane l'incognita anche sugli equilibri interni alla maggioranza cardanese
«Torno ad essere una libera pensatrice, il Pd non era già da tempo il mio partito». Così Elena Mazzucchelli, assessora a Cardano al Campo, già presidente del consiglio comunale cardanese nell’amministrazione Prati, ha firmato ieri il suo addio dal Pd: «Ho già restituito la tessera» conferma. «Tra le tante riflessioni che ho fatto e mi hanno portato a questa decisione, c’è anche la scelta provinciale di sostenere le "larghe intese" nelle elezioni per il rinnovo della Provincia». Nell’ampia e ormai sempre più frastagliata area del centrosinistra non mancano le critiche più o meno aperte verso la scelta dell’accordo tra Pd e Ncd che riproduce però anche l’alleanza nazionale a sostegno del governo Renzi. E nel centrosinistra non mancano neppure le forti perplessità (condivise anche nelle file del centrodestra) per una riforma che ha trasformato le Province in enti di secondo livello, non eletti direttamente. Anche Elena Mazzucchelli critica fortemente questo aspetto, confermando che non voterà: «Il Delrio è una vergogna che toglie il diritto di voto ai cittadini, una riforma antidemocratica». Il governo Renzi è bocciato su tutta la linea, dalle riforme al «Job Act», «come come se il problema fossero i diritti dei lavoratori e non la corruzione». Insomma, un addio deciso al Pd, «che non è più il mio partito».
Al di là di una scelta fatta anche per motivi di politica nazionale e provinciale, non manca il versante amministrativo, a livello comunale. Mazzucchelli ha deleghe importanti, dal commercio alle pari opportunità, fino all’urbanistica: «Non faccio mistero che da mesi mi trovavo su posizione molto diverse da quelle del Pd cardanese. A livello locale non cambia nulla, non sono stata eletta nel Pd, il Pd non può rivendicare un assessorato per questo» . Mazzucchelli è stata molto critica anche di recente, astenendosi (in giunta) sul bilancio, terreno su cui si gioca la tenuta della maggioranza di centrosinistra cardanese.
La scelta di oggi arriva in concomitanza con un momento politico che mette alla prova maggioranza e amministrazione: stasera (martedì) è convocato il consiglio comunale. Quasi sicuramente non si parlerà di bilancio, ma non per questioni politiche, bensì di organizzazione dei lavori: alcuni esponenti della minoranza hanno infatti informato da tempo sulla loro assenza. È molto probabile quindi che il sindaco rimanderà la discussione sul bilancio al 2 ottobre ed eventualmente a 6.
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