“Amleto” e “Il lago dei cigni” al Giuditta Pasta

Venerdì e sabato al teatro saronnese due classici, uno di prosa e uno di danza, rivisitati rispettivamente da Corrado d’Elia e Fabrizio Monteverde

“Amleto” e “Il lago dei cigni”, due classici, uno di prosa e uno di danza, rivisitati rispettivamente da Corrado d’Elia e Fabrizio Monteverde.
 
Venerdì 12 dicembre – ore 21.00
Corrado d’Elia in:
AMLETO
di W. Shakespeare
progetto e regia di Corrado d’Elia
con Giulia Bacchetta, Alessandro Castellucci, Gianni Quillico, Marco Brambilla, Giovanni Carretti, Andrea Tibaldi, Marco Biraghi, Gaia Insegna
scene di Fabrizio Palla
luci di Alessandro Tinelli
fonica Giulio Fassina
foto di scena Angelo Redaelli
una produzione Teatro Libero
“Racconta di me e della mia causa, non dimenticare….”
Sono queste le ultime parole che Amleto morente rivolge ad Orazio, l’amico carissimo, l’unico sopravvissuto della storia. E questi accoglie la preghiera e ne diventa il testimone. Col procedere del tempo però, com’è normale, il ricordo si sbiadisce e si deteriora e nella mente di Orazio la vicenda si confonde e si scompone.
In una stanza vuota raccontiamo ma, forse è più esatto dire, ricordiamo la vicenda di Amleto, così come la memoria di Orazio ce la rimanda: una sequenza più o meno logica di quadri in cui i volti e le immagini emergono dal buio con la rapidità di un battito di ciglia. La scena è una stanza della memoria, claustrofobica e senza via d’uscita. Le azioni si susseguono al ritmo ossessivo del ricordo, si confondono e si mischiano come avviene nella mente di Orazio, che ci restituisce una storia spezzata, frammentaria, ma colma di umanità.
Dalla rassegna stampa: “Amleto maledetto come James Dean” Giovanna Crisafulli, La Repubblica
“Non la «tragica historia» ma la sua proiezione mentale.” Ugo Ronfani, Il Giorno
“Tutto procede per il flash dal ritmo convulso, scanditi dalla musica rock di Matrix e di Marylin Manson. (…) Un consiglio: affrettatevi a prenotare…”
Claudia Cannella, Corriere della Sera
intero € 20
ridotto (over65 e gruppi organizzati) € 15
ridotto under30 € 15
ridotto under20 € 12
 
Sabato 13 dicembre – ore 21.00
Balletto di Roma in:
IL LAGO DEI CIGNI – ovvero IL CANTO
balletto liberamente ispirato a Il Lago dei Cigni e Il Canto del Cigno di Anton Cechov
musiche di P.I. Cajkovskij
coreografia e regia di Fabrizio Monteverde
Unanimemente riconosciuto come uno dei più rappresentativi e stimati coreografi contemporanei italiani, Fabrizio Monteverde mette in scena questo titolo da sempre annoverato nel repertorio del grande balletto classico, in modo del tutto originale, in relazione con la novella di Cechov Il canto del cigno.
Capolavoro del teatro di danza, Il lago dei cigni è una fiaba senza “happy end”, in cui i due protagonisti Siegfrid e Odette pagano con la vita l’amore che li lega anche se alla fine i loro spiriti risorgono e si avviano uniti verso una felicità ultraterrena.
Il personaggio bifronte di Odette/Odile, creato per una ballerina “bianca e buona” ma anche “nera e perfida”, nonché metà principessa e metà cigno, è rappresentata in una perenne metamorfosi che non giunge mai al pieno compimento ed è per il coreografo metafora del rapporto che lega inscindibilmente arte e vita.
intero € 28
ridotto (over65 e gruppi organizzati) € 25
ridotto under30 € 22
ridotto under20 € 15

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“Amleto” e “Il lago dei cigni” al Giuditta Pasta 4 di 8
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Pubblicato il 12 Dicembre 2014
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